Sconto prorogato sul prezzo della benzina. Mentre il presidente del Consiglio Mario Draghi è a Bruxelles per il Consiglio Europeo, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato il Decreto Interministeriale che proroga le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti.

Sconto prezzo benzina: quando termina

Si estende così fino alla data del 2 agosto 2022 il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione. Lo rende noto il Mite, il ministero per la Transizione Ecologica. Il governo così ha prorogato la diminuzione del prezzo applicato alle pompe di benzina, che sarebbe scaduto il prossimo 8 luglio.

Il Codacons all’attacco: “Misura del tutto insufficiente”

Del tutto insufficiente per il Codacons la proroga del taglio delle accise sulla benzina fino al 2 agosto decisa oggi. Un provvedimento che, secondo l’associazione dei consumatori, non risolve l’emergenza prezzi in Italia e non affronta in modo adeguato il problema.
Di fronte alla crescita senza freni dei listini alla pompa, limitarsi a prorogare lo sconto sulle accise appare assolutamente inadeguato – spiega il presidente Carlo Rienzi – A dimostrarlo sono i numeri: nonostante la riduzione delle accise già in vigore da marzo, oggi un litro di benzina costa il 28,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, con la spesa per il pieno che sale di circa 23 euro. Va peggio per il gasolio, il cui prezzo sale del 37,5% su base annua con un maggiore costo per il pieno di 27,7 euro”.
Considerata un’auto di media cilindrata – calcola il Codacons – una famiglia spende oggi 552 euro in più all’anno per i rifornimenti di benzina, e addirittura +664 euro annui per quelli di gasolio. Senza considerare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio, ovviamente.
“Ciò che serve realmente – conclude Rienzi – è bloccare subito i prezzi di benzina e gasolio alla pompa, riportandoli a livelli accettabili in modo da contrastare le speculazioni sui mercati dei carburanti e calmierare gli effetti sui listini al dettaglio”.

Crippa: “Impegno rimarrà”

Il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, sul tema del prezzo della benzina, sui rincari dei carburanti e sul caro energia, ha confermato l’impegno della maggioranza:

Con l’ultimo decreto per contenere gli aumenti in bolletta nel prossimo trimestre, che è stato approvato recentemente dal Consiglio dei ministri e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si deve prevedere il versamento da parte delle aziende importatrici di una percentuale, vicina al 90%, della differenza tra il prezzo della materia prima che finisce in bolletta e il prezzo medio di importazione del gas. Le risorse ottenute vanno utilizzate per aiutare gli utenti finali, ancora costretti a fare i conti con bollette fuori controllo. Questo meccanismo è stato anticipato con un nostro emendamento al decreto Aiuti, attualmente in discussione alla Camera