Dopo una settimana di tregua apparente gli Usa registrano una nuova sparatoria a Birmingham, in Alabama. L’episodio è accaduto intorno alle 18 ora locale nei pressi di una chiesa, sarebbero almeno due le vittime accertate con una terza persona ferita. Arrestato il presunto aggressore.

Usa, la sparatoria in Alabama non arresta un mese ricco di violenza

Prosegue la scia di sangue negli Usa con una nuova sparatoria avvenuta a Vestavia Hills, contea di Birmingham, Alabama. Alle 18 ora locale, un uomo armato ha aperto il fuoco all’interno della chiesa episcopale di Santo Stefano, uccidendo due persone e ferendone una terza. Immediato l’arrivo della Polizia di Birmingham che ha messo in custodia l’aggressore, ricostruendo così la vicenda tramite il capitano Shane Ware:

“Da quanto abbiamo raccolto un sospetto solitario è entrato in una riunione della chiesa di un piccolo gruppo di fedeli e ha iniziato a sparare. Ci sono due vittime e una terza persona ferita che è stata prontamente trasportata in ospedale. Al momento non conosciamo i motivi che hanno spinto l’aggressore ad aprire il fuoco”

C’è grande timore e preoccupazione nella piccola diocesi di Vestavia Hills, come riferisce la missionaria Kelley Hudlow:

“Preghiamo per tutti coloro che sono coinvolti, siamo in attesa di aggiornamenti dalla Polizia. Non avrei mai immaginato che potesse accadere qualcosa di simile qui. Noi siamo una comunità basata sull’amore, sulle preghiere e sulla grazia”.

Dello stesso avviso il rettore della chiesa, il reverendo John Burruss, che si è detto “profondamente commosso” dalle espressioni di sostegno e amore da tutto il paese e ha ringraziato il clero e i primi soccorritori. Sulla vicenda è intervenuto anche Kay Ivey, governatore dell’Alabama:

“Vogliamo offrire le nostre preghiere per le famiglie delle vittime, i feriti e l’intera comunità ecclesiale. Sono sollevato nell’apprendere che l’assassino sia in custodia. Fatti del genere non dovrebbero mai accadere, che siano in una chiesa, in un negozio, in città o ovunque”.

Sparatorie USA con “Active Shooters”: i numeri

Le ultime settimane hanno evidenziato un problema decisamente presente negli Stati Uniti, ossia quello di sparatorie con “Active Shooters”. Secondo quanto riporta il Pew Research Center, negli ultimi 20 anni, il numero di assassini che aprono il fuoco in luoghi affollati per cercare la strage sono aumentati in maniera considerevole: stiamo parlando di un totale – nel 2020 – di 40 Active Shooters, contro le poche unità ad inizio nuovo millennio.

Nel 2020, negli Stati Uniti, la percentuale delle vittime delle armi, vede un 54% di suicidi. Nel 43% delle occasioni, invece, sono stati commessi omicidi. Si chiude con un 3% che ha usato armi per altri motivi. Terminiamo la disamina con un dato chiaro: il 42% delle famiglie made in USA possiedono almeno un’arma, contro il 7% delle famiglie italiane. Il Montana è lo Stato americano che ‘ama’ di più le armi (64% delle famiglie), contro l’8% del New Jersey.