Al concorso internazionale di violino organizzato a Gorizia prima sono state escluse le candidate russe, poi, per rimediare, è stato chiesto loro una abiura pubblica del regime di Putin. Neppure dopo la seconda guerra mondiale era stata data la colpa alla popolazione tedesca delle vergognose nefandezze di Hitler. Non c’era allora e non c’è oggi una colpa collettiva per quello che decidono e che fanno coloro che governano. Lo scrisse in maniera molto lucida Primo Levi: Non comprendo, non sopporto che si giudichi un uomo non per quello che è, ma per il gruppo a cui gli accade di appartenere.
Sono riflessioni di allora a cui dobbiamo fare riferimento per recuperare il senso della misura come è opportuno ricordare il sermone del pastore luterano Martin Niemoller che disse:
Ecco a che cosa porta attribuire una colpa collettiva, cioè ragionare, si fa per dire, per categorie.
Stefano Bisi