Quota 41 per tutti dal 2023?
Quota 41 per tutti dal 2023. E’ il pensiero fisso di Matteo Salvini. “Il 31 dicembre rischia di tornare in vigore la legge Fornero, noi daremo battaglia perché venga definitivamente cancellata e si vada verso quota 41″ ha detto il leader della Lega, che non molla nella battaglia, condivisa con i sindacati, di consentire dal 2023 il pensionamento al raggiungimento dei 41 anni di contribuzione a prescindere dall’età anagrafica. Tutto ciò mentre il Governo rimane freddo di fronte a questa opzione, anche e soprattutto per i costi.
Quota 41 costi
Come sottolinea Il Sole 24 ore nel 2021 l’Inps ha stimato i costi di un’estensione a tutto campo di Quota 41: più di 4 miliardi nel primo anno di “attivazione” per poi arrivare a superare la soglia dei 9 miliardi nell’ultima annualità di un percorso decennale. Anche per questo motivo il governo è sempre rimasto freddo di fronte a questa ipotesi. Così come il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che ha più volte caldeggiato un’altra proposta con l’obiettivo di consentire il pensionamento a 63-64 anni con la sola quota contributiva dell’assegno usufruendo dell’eventuale parte retributiva a partire dal sessantasettesimo anno d’età. In questo caso il costo il primo anno si fermerebbe a poco più di 400 milioni. Ma la Lega lascia intendere che la spesa aggiuntiva per Quota 41 sarebbe più contenuta di quella stimata dall’Inps e continua a spingere su questa misura.
Riforma delle pensioni
La riforma delle pensioni rischia di diventare per il governo una corsa contro il tempo. Peraltro, il dialogo tra le parti non ha evidenziato una posizione netta. Le proposte non mancano, ma non rientrano nei “conti”. Dopo Quota 100 e 102 si comincia a parlare di Quota 104, grazie a cui la penalizzazione potrebbe essere modesta e regolata per ogni anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza con l’uscita Fornero.
Già con il governo giallo verde hanno preso in giro TUTTI…
POI con questo governo non ne parliamo…
MACHI CI CREDE ANCORA A TANTE FALSE PROMESSE??
LA “GENTE” NON È STUPIDA …..
Già a questo Referendum e alle Votazioni Comunali hanno dato un Grande SEGNALE ,su come CONSIDERANO I NOSTRI POLITICI …..
TUTTI NESSUNO ESCLUSO
E CI METTO DENTRO PURE I VARI SINDACATI …
E IO COME TUTTI I DELUSI MI UNISCO A LORO ….
DELUSIONE TOTALEEEE
Se non ci sono soldi per quota 41, fate quota 42, basta che fate qualcosa.
Stanno cercando di farci passare il contributivo come il male minore. Sicchè una persona che ha 13 ,14 o 15 anni versati prima del 96, ci rimetterebbe, per la loro bella faccia, 2-300 euro al mese. E questa è giustizia? Si è mandata gente con 38 anni di contributi con la pensione piena e chi come me non ce l’ha fatta per pochi mesi pur avendo versato più anni dovrebbe rimetterci? Questo è un paese democratico?
Il problema dei trecentomila posti vacanti nel settore turistico viene risolto dando lo stipendio e il RDC (perlomeno questa è la proposta) e per chi ha 40/41 anni di contributi soldi non ce ne sono
Cose folli il governo continua ad elargire bonus a tutti redditi di cittadinanza a chi e’ ricco 110 a chi ha ville da sogno e vuole che le persone continuino a lavorare dopo 40 anni di contributi? Sono follie incapacita’ e disonesta’ di una casta che non ha mai lavorato in vita loro.
41 anni sono anche troppi c’e’ gente che ha genitori invalidi bambini da assistere problemi di salute. Come si danno redditi a chi non lavora a maggior ragione bisogna riconoscere il lavoro a chi da 40 anni sostiene il Paese.
per il reddito di cittadinanza, e per i milliardi truffati con ecobonus i soldi cerano… chi ha contribuito 41 non ci sono ….e chi prende anche oltre 30.000 euro di pensione mensili i soldi ci sono…?? mi mancano le parole.
I soldi per la guerra ci sono ma x quota 41 no. VERGONNATEVI.