L’ex sindaca di Roma Virginia Raggi è indagata dalla Procura della capitale per falsa testimonianza. L’episodio contestato risale a maggio 2012, quando l’esponente 5Stelle fece una deposizione al processo relativo alla costruzione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.

I carabinieri hanno prontamente notificato l’atto, firmato dal pubblico ministero Giulia Guccione. Virginia Raggi ha fatto sapere che sarà assistita dal legale Alessandro Mancori.

Raggi e l’accusa di falsa testimonianza: tutto parte da un cavillo

Il progetto legato alla costruzione dello stadio a Tor di Valle porta uno strascico giudiziario che coinvolge l’ex-sindaca di Roma Virginia Raggi con l’accusa di falsa testimonianza. Alla politica pentastellata viene contestato un passaggio della deposizione rilasciata nel 2012, così ripreso dal “Fatto Quotidiano”:

Circolò nel Movimento il parere (…) del giudice Imposimato (…)  per cui potevamo revocare la delibera di Marino. Tuttavia non abbiamo dato seguito perché (…) non è concepibile tornare indietro rispetto a una decisione (…) che ha determinato degli effetti.

L’estratto della dichiarazione fa riferimento al passaggio del progetto Tor di Valle dall’uscente amministrazione Marino a quella presieduta dalla stessa Raggi. Il nodo dolente riguarda il verbo “revocare“, mentre il giudice Imposimato avrebbe parlato di “annullamento“. Una sottile differenza linguistica dietro cui si cela un risvolto penale importante: la revoca prevede infatti un totale proscioglimento economico del Comune.

L’avvocato dell’ex-sindaca smentisce la versione dei media

I pubblici ministeri incaricati proseguono le verifiche del caso, in attesa di capire quale sarà l’esito. Possibilità concrete sia di archiviazione che di rinvio a giudizio per Virginia Raggi, il cui difensore Alessandro Mancori commenta così la vicenda:

Rispetto a quanto pubblicato da “Il fatto quotidiano”, non siamo a conoscenza dell’ipotesi di reato contestato né sappiamo come si stia muovendo la Procura. Noi rimaniamo a  completa disposizione della magistratura“.