Giornata molto intensa sul fronte diplomatico con tanti colloqui telefonici tra i diversi leader. La guerra tra Russia e Ucraina arriva al 93 esimo giorno e notizia di oggi che i russi hanno difficoltà a sfondare a Severodonetsk nel Lugansk. Secondo il sito Meduza, Putin punta alla vittoria entro la fine dell’anno. Draghi chiama Zelensky per sbloccare l’export di grano mentre il cancelliere austriaco ha parlato con Putin. Von Der Leyen e Macron hanno discusso sugli approvvigionamenti energetici e sulla difesa dell’Europa.

Kiev: i russi non sfondano la difesa ucraina a Severodonetsk

L’esercito russo sta attaccando Severodonetsk, nella regione di Lugansk. L’attacco però non è andato secondo i piani. Lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai.Ecco le sue parole:

“I russi stanno attaccando Severodonetsk da diverse direzioni, gli occupanti non riescono a sfondare la difesa. I combattimenti continuano.Le truppe di Mosca stanno cercando di avvicinarsi alla strada Lysychansk-Bakhmut per prendere il controllo, ma non riuscendo ad avere la meglio bombardano continuamente, il che rende difficile muoversi. I russi stanno anche colpendo i ponti che collegano le città all’interno della regione per interrompere la circolazione”.

Guerra Russia Ucraina Meduza: la Russia valuta un secondo assalto a Kiev

Ecco quanto riporta il sito di notizie Meduza. La Russia starebbe valutando un secondo assalto a Kiev e  spera di poter vincere una guerra di logoramento in Ucraina. I russi secondo, Meduza, sono convinti di arrivare al successo entro la fine dell’anno. La minima sarebbe la presa del Donbass mentre l’obiettivo massimo sarebbe la presa di Kiev. I leader militari russi sono ormai convinti che Kiev non può essere conquistata con “poco spargimento di sangue” e che una seconda offensiva avrebbe bisogno di molte più truppe.

Cancelliere austriaco: “Putin pronto a negoziare per export grano”

Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha avuto una conversazione telefonica con il  presidente russo. Conversazione che l’austriaco ha definito “molto intensa e molto seria” e che è durata 45 minuti. Putin si sarebbe espresso favorevole all’esportazione di grano attraverso i porti ma questi ultimi devono prima essere messi in sicurezza. Inoltre il presidente russo sarebbe anche pronto a negoziare sullo scambio di prigionieri di guerra e ha promesso di parlare con Kiev della questione. L’Austria sta cercando di  rimanere in dialogo con tutte le parti in conflitto nella tradizione della sua “politica di neutralità attiva”, ha dichiarato il  cancelliere. Inoltre Nehammer ha reso noto di aver parlato anche con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che conta di avvicinare le parti nei prossimi giorni per rilanciare il processo negoziale. Il Cremlino fa sapere:

“Putin ha sottolineato che i tentativi di incolpare la Russia per le difficoltà nel fornire prodotti agricoli sui mercati mondiali sono infondati”.

Il capo di stato russo ha indicato ancora una volta le “sanzioni anti-russe degli Stati Uniti e dell’Europa” come motivo della crisi alimentare. 

Guerra Russia Ucraina: fronte diplomatico

Oltra alla chiamata tra Putin e Nehammer. Ci sono state altre chiamate importanti su tutte quella tra Draghi e Zelensky. I due hanno parlato di sbloccare i porti e riprendere le esportazioni di grano. Zelensky ha apprezzato l’aiuto di Draghi. Per il presidente ucraino però bisogna che l’Occidente faccia un ulteriore sforzo. Questo è quanto si evince dal suo tweet dopo la chiamata con il premier italiano. Poi c’è stato un colloquio tra Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen. A tenere banco nella chiamata il tema sull’energia e sulle proposte avanzate dalla Commissione nel suo piano RepowerEU. I due leader hanno anche discusso dell’assistenza macrofinanziaria di emergenza di cui l’Ucraina ha bisogno e di investire sulla difesa dell’Europa.