È un pessimo Jannik Sinner quello che ha vinto contro Carballes accedendo al terzo turno del Roland Garros. Dopo la convincente prestazione contro Fratangelo in molti si aspettavano una riconferma del tennista altoatesino.

Al contrario, Jannik non è sembrato in gran forma ed alla fine gli sono serviti quattro set per avere la meglio sul suo avversario. Il risultato finale recitava 3-6, 6-4, 6-4, 6-3 ottenuti dopo tre ore e quarantaquattro di vera fatica.

La partita è infatti stata contraddistinta da una prima ora di gioco molto deludente da parte dell’italiano che ha subito gli attacchi dello spagnolo. Quest’ultimo, va detto, a dirla tutta non vanta un gioco di alto livello per cui l’aver messo in crisi Sinner peggiora le considerazioni sulla performance del giovane azzurro.

Jannik Sinner al terzo turno del Roland Garros: la cronaca del match contro Carballes

Una prova sconcertante quella di Sinner contro Carballes che aumenta le critiche dopo il suo cambio allenatore. La scelta di Vagnozzi è infatti uno dei temi più caldi del circuito tennistico, con tanti addetti ai lavori che non perdono occasione per criticare al primo colpo.

Questa volta, ci ha pensato direttamente Sinner a favorire le critiche perché già dal primo set contro Carballes ha fatto intendere che qualcosa non andasse. Ad inizio gara infatti, Jannik ha sbagliato tutto il possibile chiudendo il primo set (perso) con 19 errori gratuiti e 45% di prime in campo.

L’italiano prova a trovare fiducia nel pubblico che è dalla sua parte ma serve qualcosa in più per riprendersi. In particolare, è al secondo set che Jannik riesce a reagire con forza dopo aver salvato due palle break critiche.

Dopo aver vinto a fatica il secondo set, l’altoatesino trova subito un nuovo break ad inizio della terza ripresa, riuscendo finalmente a trovare la serenità per prendere in mano il match.

La partita si trascina così avanti per altri due set, alternando momenti soporiferi a piccoli sussulti. Insomma, nonostante la vittoria Jannik Sinner ne esce sconfitto almeno moralmente, ma il tempo di dare giudizi non è ancora giunto. I tifosi sperano in una giornata “no”.