La Russia fa sapere di non aver ancora ricevuto il piano italiano per la pace. Infatti al Cremlino non è ancora arrivato niente di ufficiale e il vice presidente del consiglio di sicurezza russo si è espresso in maniera molto polemica a riguardo. Le sue parole sono state molto dure a riguardo dell’Italia. L’Ucraina fa sapere che prenderanno in considerazione solo piani che prevedano l’integrità territoriale ucraina altrimenti non porterebbe ad una pace duratura.

Le opinioni dalla Russia sul piano italiano per la pace

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov precisa che Mosca non ha ancora ricevuto formalmente il piano italiano per la pace. In Russia c’è molto interesse riguardo le proposte italiane per porre fine al conflitto ma di una proposta ufficiale non c’è ancora niente in Russia. Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, ha detto la sua sul piano per la pace italiano attraverso il suo canale Telegram. Ecco le sue parole: “C’è la sensazione che il piano italiano sia stato preparato non da diplomatici ma da politologi locali, che hanno letto dei giornali provinciali e operano soltanto sulla base delle fake news ucraine. Se si devono proporre iniziative di pace, allora dovrebbero basarsi su un approccio reale che deve rispecchiare lo stato delle cose”. Parole che suonano come una bocciatura.

Il piano di pace italiano: cosa prevede

La proposta italiana sarebbe articolata in quattro tappe sotto la supervisione di un Gruppo internazionale di Facilitazione. Queste 4 fasi sono il cessate il fuoco, la possibile neutralità dell’Ucraina, un nuovo patto di sicurezza europea e internazionale, e le questioni territoriali, su tutte quelle di Donbass e Crimea. Proprio su quest’ultimo punto, Medvedev ha dichiarato: l’idea di una completa autonomia della Crimea come parte dell’Ucraina sarebbe una minaccia alla sua integrità territoriale e un pretesto per iniziare una guerra vera e propria. Mentre a riguardo delle autoproclamate repubbliche del Donbass ha detto che non torneranno mai più all’Ucraina.

La reazione di Kiev

Ieri Kiev, attraverso la vice ministra degli Esteri Emine Dzhaparova, in visita a Roma, aveva messo in chiaro che qualsiasi piano di pace che non preveda la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non è un piano sostenibile. Il piano italiano sarebbe stato illustrato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ma non inviato direttamente a Mosca, secondo quanto si apprende. Il portavoce del Cremlino ha dichiarato: “Non abbiamo ancora visto e speriamo di riceverle attraverso i canali diplomatici e di poterle esaminare”. Parole discordanti in quanto ieri  il viceministro degli Esteri russo aveva detto che erano in corso valutazioni sul piano per la pace.

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