Il presidente Usa Joe Biden ha svelato dal Giappone il piano Ipef (Indo-Pacific Economic Framework), l’ambizioso programma di investimenti nell’area. In breve, l’accordo prevede un graduale rafforzamento dei rapporti commerciali che farà aumentare la presenza americana nell’indo-pacifico nell’ottica del contenimento della Cina. Al momento sono 13 le nazioni ad aver aderito al piano.

Biden su Ipef: “Programma economico di grandi vantaggi”

A margine dell’incontro con il premier giapponese Fumio Kishida, il presidente Joe Biden ha illustrano il piano Ipef, legato alle attività americane nell’area di interesse:

Ci saranno benefici economici concreti per i Paesi che vorranno partecipare alla nuova alleanza economica nella regione Indo-Pacifico. La nuova piattaforma sarà introdotta per ostacolare l’espansionismo della Cina e porterà numerosi vantaggi per l’intera regione“.

Durante la conferenza stampa congiunta che si appresta a chiudere il bilaterale tra Usa e Giappone, Biden ha ribadito l’impegno di Washington nei confronti di Tokyo. A maggior ragione dopo la presa di posizione anti-russa tramite l’applicazione delle sanzioni. La trasferta asiatica del presidente si chiuderà domani con il summit congiunto insieme ai leader di India e Australia.

La Cina attacca il presidente Usa: “Strategia fallimentare”

Prosegue dunque il botta e risposta a distanza tra Usa e Cina, lungo un filo diplomatico sempre più sottile. Nonostante lo stesso Biden abbia dichiarato gli intenti dell’operazione Ipef, qualche minuto più tardi afferma di considerare l’abolizione di alcuni dazi commerciali verso Pechino. Tariffe introdotte dalle precedenti amministrazioni, si affretta a sottolineare il leader.

Intanto la Cina continua a seguire con grande interesse ciò che accade in Giappone e ancora una volta arriva la replica affidata al ministro degli Esteri cinese Wang Yi:

La strategia Indo-Pacifica degli Stati Uniti sulla formazione di piccole bande in nome della libertà e dell’apertura ha il solo scopo di contenere la Cina ed è destinata a fallire. Uno strumento politico adottato dagli Usa per salvaguardare la propria egemonia economica regionale ed escludere deliberatamente Paesi specifici“.