Can Yaman news. Un trasferimento in corso, l’attore turco se ne andrà da Roma. Il motivo è tanto semplice quanto odioso: la mancanza di privacy e la maleducazione delle sue fans.

Can Yaman news

L’attore ha smentito che si trasferirà all’estero, rimarrà in Italia, ma lascerà la capitale. E nel spiegare il motivo di questa sua scelta si è sfogato sui social. In una storia su Instagram l’attore turco ha dichiarato: “Cambierò sicuramente la casa a Roma. Non perché vado via, perché la gente ha superato ogni limite qua. Non ce la faccio più con stalkeraggio che subisco oppure l’aggressione che deve subire ogni femmina che si associa con me se non è quella che “accettate” voi .. Ripeto: vi voglio bene, ma voglio bene anche a me stesso… Rilassiamoci, vi auguro tanto amore”.

Lo stalking delle fans

Come riporta il Corriere, chi passa sotto il suo portone non può non notare i capannelli di donne pronte ad attenderlo. Da mattina a sera. Si appostano in attesa che il loro idolo, diventato per loro quasi ossessione, esca o entri. Tra loro c’è chi prepara il viaggio a Roma solo per vederlo. Chi non vuole dare nell’occhio sceglie di attendere il suo arrivo seduta al tavolino del bar dall’altra parte della strada. Le più invadenti invece si fermano direttamente sul marciapiede davanti al portone. «Sono quasi sempre le stesse — raccontano i titolari dei locali vicini —. Vediamo sempre le stesse facce».

Chi sono le stalker

Si tratta di donne che conoscono orari di uscita e di entrata di Yaman. Sanno quando va in palestra. Addirittura quando parte per lavoro e a che ora ha prenotato il biglietto aereo per tornare in Turchia. Fan che si sono trasformate in vere e proprie detective: analizzano le foto, studiano i dettagli dei post del loro beniamino nei minimi particolari. Fermano chiunque arrivi sotto casa: che sia il corriere o il postino per avere informazioni e per seguirlo ovunque e farsi trovare dove l’attore è ospite. E poi ci sono quelle che mandano regali di ogni genere e tipo, dai quadri alle suppellettili, e quelle che gli fanno recapitare cene e spese a domicilio. Gesti gentili che però alla lunga sono diventati fin troppo invadenti: non solo per l’attore, che ormai sembra non avere più privacy, ma anche per chi lo accompagna.