Mario Draghi ha convocato a sorpresa il CDM (Consiglio dei Ministri) con un lapidario ordine del giorno: “Comunicazioni del presidente”.

Il perché è presto detto, il Premier ha annunciato con gravità “I 200 miliardi del Pnrr sono a rischio”. I continui litigi dei partiti, infatti, mettono a rischio i fondi del Recovery su cui la nostra nazione fa affidamento per superare la crisi dovuta alla pandemia prima e alla guerra in Ucraina poi.

Il continuo tira e molla delle forze politiche blocca le operazioni, in particolare quelle DDL Concorrenza, e Draghi punta il dito contro il leader Salvini.
La proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il comunicato dove Lega e Forza Italia avevano domandato “ulteriori approfondimenti sul tema delle concessioni balneari per arrivare a un testo condivisibile e quindi condiviso”.

Mario Draghi e il CDM a sorpresa: c’è urgenza di sbloccare il DDL Concorrenza

Il CDM è durato meno di dieci minuti, tanto è bastato al Premier per annunciare che se lo stallo dovesse protrarsi ci sarà un un voto di fiducia per far andare avanti il DDL Concorrenza.

Mario Draghi è stato categorico, vuole che si sblocchi una situazione impantanata da troppo tempo in Commissione Industria del Senato, precisamente entro fine maggio.

Al termine del CDM Federico D’Incà, ministro del Movimento 5 Stelle per i Rapporti col Parlamento, ha confermato che “l’indicazione è stata di chiudere il DDL Concorrenza entro maggio, se necessario anche con la fiducia. C’è un grande lavoro fatto finora e in questo momento c’è bisogno di un ulteriore passaggio. Vedremo se dovremo mettere la fiducia, sono ottimista. Credo che in questo momento ci sia bisogno di un ultimo passaggio. Vedremo se dovremo mettere la fiducia o arriveremo con un chiarimento dell’ultimo miglio: sono fiducioso”.

Cos’è il DDL Concorrenza

Il DDL Concorrenza è importante perché “La presente legge interviene a rimuovere ostacoli regolatori all’apertura dei mercati, a promuovere lo sviluppo della concorrenza e a garantire la tutela dei consumatori, anche in applicazione dei princìpi del diritto dell’Unione europea in materia di libera circolazione, concorrenza e apertura dei mercati, nonché alle politiche europee in materia di concorrenza”.