Eurovision 2023. Nemmeno il tempo per l’Ucraina di godersi la vittoria che emergono i dubbi sulla possibilità di ospitare la prossima edizione.

 

Eurovision 2023: il dubbio sulla prossima edizione


L’Ucraina ha vinto l’Eurovision Song Contest 2022 con i Kalush Orchestra. La canzone Stefania è diventato un vero e proprio inno di pace dopo l’invasione della Russia. Nonostante questo però la guerra in Ucraina va avanti, con una tregua che sembra lontana.
Per questo sorgono i primi dubbi che l’Ucraina non sia in grado di organizzare la prossima edizione del Festival.
Il premier ucraino Zelenski, ha espresso il suo desiderio di organizzare l’Eurovision 2023 nella città di Mariupol o a Leopoli, la città ucraina al confine con la Polonia, ma le restrizioni dei viaggi e la sicurezza internazionale potrebbero far cadere questa idea.

 

Il regolamento


Il regolamento che l’Eurovision Song Contest non fa alcun cenno ad una normativa specifica in caso di rinuncia ad organizzare del Paese vincitore.

Le alternative

Sono stati già molti i Paesi che si sono offerti di sostituire l’Ucraina nell’organizzazione dell’Eurovision 2023 nel caso in cui non potesse ospitarlo. A farsi avanti la Svezia (già organizzatrice per sei volte) e l’Inghilterra (seconda nell’ultima edizione di Torino) ma anche l’Italia con la Rai in prima linea.
Oltre al nostro Paese, anche la Spagna, terza classificata quest’anno, si è resa, per ora, disponibile ad ospitare il Festival il prossimo anno o a supportare l’organizzazione in terra ucraina. Come dichiarato da María Eizaguirre, direttore delle comunicazioni di RTVE, aiutare l’Ucraina in tutto ciò di cui ha bisogno rimane l’obiettivo principale.
Non resta quindi che attendere perché l’organizzazione di un evento del genere richiede un impegno di tempo e di denaro importante ed è già partito countdown per la prossima edizione.

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