Massimiliano Allegri sarebbe potuto essere l’allenatore dell’Inter e Simone Inzaghi, chissà, magari quello della Juve. Sliding doors di mercato che emergono a distanza di un anno. La scorsa estate, infatti, l’Inter era alla ricerca del profilo giusto per sostituire il partente Antonio Conte in panchina, mentre la Juventus valutava anche il profilo di Simone Inzaghi come allenatore.

A far emergere alcune verità relative a quel periodo è l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta che ha parlato così ai microfoni di Dazn: “Prima di prendere Inzaghi, c’è stato un contatto con Allegri. Non immaginavamo che ci fosse la disponibilità di Simone a venire, dato che era a un passo dal rinnovo con la Lazio, mentre Max era libero e rappresentava sicuramente un profilo interessante, quindi ci abbiamo parlato”, ha ammesso il dirigente dell’Inter.

Marotta: “Mai pensato di tornare alla Juventus”

L’ad dell’Inter Marotta ha poi svelato un altro particolare: “Abbiamo chiamato Simone Inzaghi non sapendo che era a cena con Lotito, chiaramente era un po’ imbarazzato. Devo dire che in questo caso la tempestività e l’intuizione da parte di Piero Ausilio e mia sono state decisive per fargli sottoscrivere un accordo in maniera rapida, ma nel rispetto di Lotito. Quando un allenatore o un giocatore sta troppi anni in una squadra, come nel caso di Inzaghi alla Lazio, è giusto che provi un’esperienza diversa, di crescita”.

Marotta chiude invece le porte alla possibilità di far ritorno alla Juventus, una voce circolata con insistenza nei mesi scorsi: “Un mio clamoroso ritorno alla Juventus? Falso, non c’è stato nulla di concreto. Con Andrea Agnelli ancora oggi c’è un ottimo rapporto. L’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve? È veramente leggenda che ci siano stati dei contrasti su questa operazione o che mi sia opposto”. Marotta ha poi concluso: “L’operazione di mercato che ricordo con più piacere? Pogba. Lo abbiamo preso a zero e rivenduto allo stesso club per 110 milioni”.