Al secolo Sara Zaccarelli, Nudha è una cantante con alle spalle tantissima attività live e la voglia di fare un esordio discografico importante.Come per il nuovo lavoro dei Leda, c’è tanta attesa per questo disco prodotto da Giulio Ragno Favero (Il Teatro degli Orrori), missato da Tommaso Colliva (Muse, Afterhours, Calibro 35) e masterizzato da Giovanni Versari (Grammy 2016 per Drones dei Muse).Il lavoro è anticipato dal singolo “Traffico” e l’artista siciliana ne ha parlato in diretta al talk-show “Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana”, condotto tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 su Radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. L’occasione è stata buona anche per spiegare le ragioni per cui ha scelto il suo nome d’arte.

Sulle differenze tra pubblico italiano ed estero

Suonare tanto in Europa mi ha dato un’esperienza diversa rispetto a quella che avrei sviluppato restando in Italia. E’ inutile nascondersi: da noi il pubblico è davvero molto meno curioso. A parte i nomi immensi, che riescono a scuotere le masse e a riempire gli stadi, gli altri fanno fatica perché non c’è la voglia della gente di andare a scoprire qualcosa di nuovo come invece accade in Inghilterra. Io però vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e credo che ci arriveremo anche noi… col tempo e un po’ più di educazione musicale.”

Sul duetto in “Traffico”

“Quanto abbiamo parlato io e Appino degli Zen Circus prima di duettare in “Traffico”. Perché non credo nelle marchette, nelle cose costruite a tavolino, ed avevo necessità di conoscerlo meglio e di farmi conoscere meglio. Certo… stiamo parlando di un grande artista, ma c’era da capire umanamente come potevano trovare l’incastro musicale. E alla fine è venuta fuori questa canzone che è il singolo apripista di tutto il disco.”

Sul perché il suo nome d’arte

“Mi piace molto il mio nome ma non mi suonava nella realtà rock in cui stavo per calarmi. E così ho deciso di chiamarmi come mi sento quando vado su un palco… nuda. Ho aggiunto l’acca perché è muta e dice e non dice. In fondo è proprio quello che fa un artista: si mostra ma non fino in fondo ma allo stesso tempo mette la sua anima vera nei suoi versi e nella sua voce. Bellissimi controsensi tutti presenti nel mio nome d’arte.”

Sulla all-star band che ha suonato

“La cosa che più mi inorgoglisce è che ho potuto suonare con una all-star band formata da Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion, Luca Bottigliero che collabora con Giorgio Canali, Raffaele “Rabbo” Scogna che collabora con Ghemon e Giulio Ragno Favero de Il Teatro degli Orrori. A questo dream-team ci ho aggiunto anche la preziosa presenza di brani scritti a quattro mani con autori del calibro di Francesco Bianconi (al lavoro in “Chiedimi”, secondo singolo e video estratto) e Davide Toffolo (in “MolossA”).”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Nudha:

https://www.radiocusanocampus.it/podcast/nudha/

Ecco il video di “Traffico” di Nudha: