Doctor Strange 2, censura dell’Arabia Saudita viene fortemente criticata dal protagonista della pellicola, Benedict Cumberbatch.

Doctor Strange 2, censura è una “delusione pevedibile” per Benedict Cumberbatch

Arrivano immediate le reazioni al braccio di ferro tra la Disney e l’Arabia Saudita, in merito a un caso di censura che il paese arabo vorrebbe applicare a Doctor Strange 2 (Doctor Strange nel Multiverso della Follia).

Il caso riguarda alcune battute presenti nel film in cui il personaggio di America Chavez, supereroina lesbica dell’Universo Marvel interpretata da Xochitl Gomez, fa riferimento alle sue “due mamme”. Il governo saudita ha chiesto alla Disney di rimuovere i 12 secondi incriminati ma la Casa di Topolino ha rifiutato.
Sulla vicenda interviene ora Benedict Cumberbatch, protagonista della pellicola. L’attore ammette che, purtroppo, una simile posizione non è così sorprendente.

“Temo che sia una delusione prevedibile. Ormai conosciamo bene questi regimi repressivi e sappiamo che tendono a emarginare quelle persone che non solo dovrebbero essere incluse ma anche celebrate per ciò che sono, e fatte sentir parte di una società e di una cultura, anziché punite per la loro sessualità.
È davvero qualcosa fuori dal tempo e incongruente con quello che è stato il nostro percorso come specie, senza contare dove siamo arrivati oggi culturalmente a livello globale. Tuttavia, trovo che questa sia una ragione in più per includere un personaggio LGBTQ+ nei nostri film”.

“Purtroppo è un tema molto politico, e non dovrebbe esserlo”

Cumberbatch è lieto che la Marvel e la Disney abbiano deciso di non cedere alle pressioni dell’Arabia Saudita (cosa non avvenuta, invece, alla Warner Bros. di fronte alle richieste analoghe della Cina per Animali Fantastici: I Segreti di Silente). Tuttavia, si dice anche dispiaciuto che un simile argomento – l’inclusione di personaggi omosessuali nelle nostre storie e nella nostra società – sia ancora fortemente politicizzato e tema di dibattito e scontro.

Questo personaggio è così anche nei fumetti, non è qualcosa che è stata aggiunta in onore della diversità. Abbiamo inserito America Chavez perché si tratta di un personaggio fantastico, e quello è solo un aspetto di esso, e dovrebbe essere solo questo. Purtroppo, e tristemente, questo argomento è oggi anche un tema di dibattito politico, ma vorrei davvero che non fosse così. Vorrei avere una normale conversazione su questo, senza che venga considerato un problema da affrontare, ma al momento non è possibile. E, allora, dobbiamo combattere per una maggiore inclusione, e sono davvero felice che Marvel e Disney lo stiano facendo”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.