Nuovo episodio di femminicidio accaduto a Rimini, dove un uomo di 62 anni, Raffaele Fogliamanzillo, ha pugnalato con un coltello la moglie, Angela Avitabile, prima di consegnarsi spontaneamente alle autorità. L’episodio è accaduto venerdì sera e, stando alle prime ricostruzioni, si tratterebbe di un momento di follia dell’uomo, che soffriva di ansia post-depressione.

Il marito era regolarmente in cura presso il Centro di Igiene Mentale del capoluogo romagnolo e ha spiegato di aver agito sulla base della gelosia. Era fermamente convinto che la moglie lo avesse tradito in più di un’occasione. Ipotesi che però non trovano riscontro nei fatti. L’uomo è stato accusato di omicidio aggravato dal vincolo di parentela, in attesa dell’interrogatorio di garanzia in programma davanti al gip del tribunale di Rimini.

Femminicidio di Rimini, la ricostruzione

Prosegue il lavoro delle forze dell’ordine per ricostruire la dinamica. La vittima venerdì sera si trovava a casa della figlia per badare ai nipotini, di 3 e 7 anni. L’appartamento è confinante con quello della coppia. Fogliamanzillo si reca nell’abitazione della cognata e inizia a discutere con la moglie, cercando conferme dei tradimenti. A un tratto, però la situazione precipita e l’uomo, arpionato un coltello a serramanico nelle vicinanze, la colpisce più e più volte.

Tutto si consuma nel giro di pochi istanti e poi, con incredibile lucidità, il killer si dirige in macchina alla Questura di Rimini per consegnarsi. Durante il viaggio telefonerà ai parenti più prossimi per annunciare l’accaduto. Quando l’Ambulanza, chiamata dalla figlia, arriva sul posto non c’è niente da fare, Angela è già morta. Ora si attende l’autopsia sul corpo della vittima e al contempo l’interrogatorio di convalida del fermo per il marito.