Dall’ 1 maggio stop al condizionatore selvaggio negli uffici pubblici

Scatterà dall’ 1 maggio la stretta sui consumi energetici per ridurre la dipendenza  dal gas russo.

Tra le prime misure: stop al condizionatore selvaggio negli uffici pubblici. E’ quanto stabilisce un emendamento al decreto bollette con le regole che saranno in vigore fino al 31 marzo 2023.

Stretta dall’1 maggio: condizionatore e riscaldamento 

La stretta riguarda condizionamento e riscaldamento, ma sono gli impianti per rinfrescare che ci fanno consumare di più: negli uffici il 57% dei consumi energetici annuali è legato infatti ai climatizzatori. Secondo l’operazione, nelle scuole e negli uffici le temperature non dovranno superare in inverno i 19 gradi e dovranno essere meno di 27 gradi in estate.

Il premier Mario Draghi nella conferenza stampa dello scorso 6 aprile aveva provocato: “Cosa preferiamo? La pace o stare tranquilli con il termosifone acceso o con l’aria condizionata accesa per tutta l’estate?”.

Per il momento le nuove regole non riguarderanno ospedali, cliniche e case di cura. Mentre il governo starebbe valutando una norma anche per risparmiare sull’illuminazione pubblica, riducendo il numero dei lampioni accesi o le ore della luce notturna.

Risparmi previsti – l’obiettivo

Con le norme messe in campo con questo decreto, la previsione è di risparmiare circa 4 miliardi di metri cubi di gas nel 2022. Ancora però non è chiaro chi gestirà i controlli per verificare che le regole vengano rispettate. Le sanzioni previste vanno tra i 500 e i 3mila euro.

Consigli utili

Spostandoci invece sulle abitazioni private, l’Unione nazionale consumatori ha stilato un decalogo per risparmiare sul gas. La premessa: ogni grado in meno consente un risparmio tra il 5% e il 10% dei consumo.  La percentuale di risparmio dipende dalla zona climatica (10% per quella più fredda E, come in Lombardia, 5% per quella più calda B, come la Sicilia) e naturalmente da quanto la casa è isolata termicamente.

E visto che ci aspettano ancora giornate di meteo perturbato, è bene ricordare qualche consiglio pratico stilato dall’Unione consumatori. Come l’installazione di pannelli riflettenti dietro i termosifoni (va bene anche la carta stagnola).  Ancora: abbassare le tapparelle di notte e chiudere le tende se non ci sono caloriferi (altrimenti vanno tenute aperte). Infine, per il ricambio d’aria, meglio aprire tutte le finestre per 5 minuti piuttosto che lasciare aperto un spiffero per ore.