Covid-19 AIFA: La campagna vaccinale nel nostro paese continua incessante anche grazie ai richiami e alla partenza della quarta dose per soggetti fragili e over 80. Una delle preoccupazioni maggiori dei cittadini riguardo il vaccino sono le reazioni dovute alla somministrazione. A chiarire la situazione però arriva una rassicurazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco, i tassi di segnalazione di sospette reazioni avverse ai vaccini anti-Covid per la seconda dose sono inferiori a quelli relativi alla prima, e ancora più bassi per la terza dose.

L’AIFA sulle reazioni avverse dovute ai vaccini

Nell’undicesimo rapporto stilato dall’Agenzia Italiana del Farmaco sul Rapporto di farmacosorveglianza, si indica infatti come le principali reazioni siano sopraggiunte alla prima dose. Nella maggior parte della popolazione, inoltre, la reazione si è verificata nella maggior parte dei casi (72% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore la popolazione alla quale è stata somministrata la quarta dose di vaccino.

Dall’inizio della pandemia al 26 marzo 2022 per i cinque vaccini in uso sono pervenute 134.361 segnalazioni su un totale di circa 135 dosi somministrate, di cui l’82,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede d’iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Le segnalazioni gravi corrispondono al 17,8% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate. I dati quindi parlano da soli le reazioni avverse segnalate sono state quindi meno di una su mille.

Le percentuali di vaccini comunicate nel rapporto Covid-19 AIFA

Il vaccino più usato rimane Pfizer con il 65,2%, seguito da Moderna con il 24,7%, Astrazeneca con il 9,0%, il Johnson&Johnson (1,1%) e Novavax con lo 0,02%, in uso dal 28 febbraio 2022. L’Aifa ha voluto poi precisare che gli eventi avversi più segnalati sono stati: febbre, stanchezza, dolori muscolari e articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali. In conclusione, essendo Pfizer il vaccino più utilizzato si è andato ad analizzare anche gli eventi avversi in età pediatrica, l’unico attualmente utilizzato. Nella fascia di età 5-11 anni, risultano 439 segnalazioni con un tasso di circa 21 casi ogni 100.000 dosi. La quasi totalità di queste segnalazioni è attribuita alla prima dose.