Claudio Cecchetto domani spegnerà settanta candeline ed in questi anni non si è di certo annoiato, nel ruolo di talent scout ha scoperto volti celebri del mondo dello spettacolo italiano, come Fiorello, Amadeus, Gerry Scotti, Fabio Volo, Max Pezzali, Sabrina Salerno, Leonardo Pieraccioni e Jovanotti. Non solo talent scout, Claudio Cecchetto infatti ha fondato anche Radio Capital e soprattutto Radio Deejay, ha prodotto successi pop intramontabili come il “Gioca Jouer” ed ha condotto numerosi eventi televisivi, tra cui anche il Festivalbar e l’edizione 1982 del festival della canzone italiana di Sanremo. Il talent scout veneziano doc ha da poco annunciato la sua candidatura a sindaco di Riccione, vedremo se il 12 giugno prossimo sarà lui il nuovo primo cittadino della cittadina romagnola.

Claudio Cecchetto, 70 anni di Gioca Jouer

Claudio Cecchetto ha rilasciato un interessante intervista al Corriere di Bologna in cui ha analizzato i principali tratti della sua meravigliosa carriera e gli aneddoti più “nascosti” della sua vita privata. Domani il padre del gioca jouer spegnerà 70 candeline ma vive l’età con grande tranquillità: “Sicuramente è una bella cifra, quando ero giovane guardavo i 70enni come qualcosa da custodire sotto una campana di vetro. E invece non mi sento così. La vivo con molta tranquillità per un motivo preciso. In occasione dei miei 60 anni mia moglie organizzò una festa a sorpresa e vidi arrivare in casa Jovanotti, Gerry Scotti, Max Pezzali e tanti altri. Fu una cosa memorabile, fu l’evento con la E maiuscola, il massimo, una cosa grandissima. Per me è stata la tappa finale. Da quel momento ho detto che avrei vissuto ogni compleanno con serenità anche perché solo il fisico mi ricorda ogni tanto l’età”.

Le scoperte, la carriera e la candidatura a sindaco di Riccione

Grazie alle sue scoperte nel ruolo di talent scout, Claudio Cecchetto ha regalato almeno 50 anni di talenti alla radio e televisione italiana e questo lo rende estremamente orgoglioso: “Tutti, ma non è per modo di dire. Max Pezzali è diverso da Fiorello, Jovanotti è diverso da Gerry Scotti, Fabio Volo è diverso Amadeus e via dicendo. A Fiorello dissi di svecchiare il repertorio, Amadeus aveva sempre delle gran occhiaie e solo dopo scoprì che prendeva il treno alle quattro di mattina tutti i giorni da Verona a Milano. Ognuno è diventato il più bravo nel suo genere o nel suo settore. E quando hai il numero uno è normale puntare su altri lidi”. Poi arriva il gioca jouer: “Come dj avevo il desiderio di fare un disco però non ero intonato e quindi ho fatto di necessità virtù. Non cantando ho cominciato a pensare a cosa facevo in discoteca. Animavo e indicavo alle persone di fare contemporaneamente tutte dei gesti tipo alzare le mani, abbassarle, muoversi a destra o sinistra. Il pezzo nasce da quello stesso principio, un flash mob dell’epoca. Ci ho messo un mese a trovare le mosse giuste, metterle in sequenza per renderle più ballabili.” Il 12 Giugno ci saranno le elezioni e Cecchetto concorre per la carica a sindaco di Riccione, una scelta importante per uno che ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel mondo dello spettacolo, ma questo non lo spaventa: “La mia è una lista civica, della politica non mi sono mai occupato perché avevo poco tempo. Mi dovevo occupare di ascoltatori e telespettatori. Ho sempre pensato di aver fatto politica attraverso il mio lavoro, che in qualche modo influendo sulla società ha contribuito a cambiare qualcosa. Ho avuto le idee chiare: stare dalla parte delle persone e nelle liste civiche è così. Prima di tutto contano candidati e programmi.” Buona vita a Claudio Cecchetto.