Guerra in Ucraina, giorno 52. Continuano gli attacchi della Russia all’Ucraina, sirene d’allarme antiaeree hanno suonato tutta la notte in diverse città dell’Ucraina centrale, orientale e meridionale tra cui Dnipropetrovsk, Kryvyi Rih, Zaporizhzhia, Cherkasy, Donetsk, Odessa, Kharkiv, Poltava e Mykolaiv.

Guerra in Ucraina, giorno 52: continuano gli attacchi della Russia

Questa mattina (16 aprile) si è nuovamente alzato il fumo dalla capitale Kiev. La telecamera di Anadolu Agency Video News (AAVN) ha catturato enormi colonne di denso fumo grigio che si alzavano da un’area vicino a un impianto di riparazione di carri armati nel distretto di Darnytskyi dopo i bombardamenti russi. Non ci sono ancora state dichiarazioni delle autorità ucraine sull’incendio.

Almeno 1.982 civili sono stati uccisi e 2.651 feriti in Ucraina dall’inizio della guerra alla fine di febbraio, secondo le stime delle Nazioni Unite, con una cifra che si teme sia molto più alta.

OFFENSIVA AD EST

La Russia sta schierando elicotteri d’attacco lungo il confine orientale con l’Ucraina e sta inviando altre truppe e pezzi di artiglieria nel territorio nemico per prepararsi al previsto assalto nell’est del Paese: lo scrive il New York Times, che cita anonimi funzionari ucraini e statunitensi. Secondo analisti militari, riferisce ancora il giornale, potrebbero passare “settimane” prima che Mosca completi il consolidamento delle sue forze, ma quando tutto sarà pronto l’offensiva sarà “lunga e molto, molto sanguinosa”.

CORRIDOI UMANITARI

Nove corridoi umanitari sono stati concordati per oggi in Ucraina: lo ha annunciato la vice premier Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta il Guardian. I piani di evacuazione includono la città assediata di Mariupol, che si potrà lasciare con auto private, oltre a cinque città nell’est del Paese. I civili in fuga da Mariupol sono stati esortati ad allontanarsi dalla città con mezzi propri verso la regione sud-orientale di Zaporizhzhia poiché la pioggia sta bloccando le evacuazioni in autobus. Secondo un post sui social del vice primo ministro ucraino citato dalla Cnn, gli autobus non sono in grado di viaggiare attraverso un tratto di strada allagato tra Vasylivka e Zaporizhzhia.

900 CIVILI GIUSTIZIATI

Sarebbero stati quasi tutti giustiziati a colpi di pistola i 900 civili trovati nella regione che circonda Kiev. Lo riferisce l’Associated Press che cita la polizia locale, riportata dal Guardian. “La presenza di ferite d’arma da fuoco indica che molti sono stati semplicemente giustiziati”, hanno detto gli ufficiali di polizia. Andriy Nebytov, il capo della polizia regionale di Kiev, ha spiegato che i corpi sono stati abbandonati nelle strade o hanno ricevuto sepolture sommarie. Secondo la polizia il 95% è morto per ferite d’arma da fuoco.

A Kharkiv, civili uccisi, tra questi anche bambini

Alcuni testimoni oculari hanno visto dei bambini feriti in un parco giochi a Kharkiv, la città della regione omonima ucraina in cui ieri mattina 7 civili hanno perso la vita e altri 27 sono rimasti feriti, in un attacco contro gli autobus utilizzati per le evacuazioni all’altezza del villaggio di Borova, nel distretto di Izyum. Sangue e detriti sono stati essere visti a terra, così come diverse parti di armi.

Kharkiv è una città prevalentemente di lingua russa vicino al confine nord-orientale dell’Ucraina, che è stata presa di mira dall’esercito del presidente Vladimir Putin sin dai primi giorni di guerra. Gli edifici residenziali e le infrastrutture sono stati colpiti, provocando decine di vittime, con oltre 60 attacchi di artiglieria e missili in una notte questa settimana.

Il Papa riunisce Russia e Ucraina sotto la croce

Intanto la Russia continua a descrivere la sua invasione dell’Ucraina come una “operazione speciale” negando di prendere di mira aree civili, e questo mentre il mondo tenta di celebrare la Pasqua nella processione del venerdì santo tenuta dal Pontefice Francesco che ha unito sotto la croce due donne, una russa e l’altra ucraina, in segno di riconciliazione e con migliaia di fedeli che pregavano in silenzio per la pace e la fine del conflitto.

Offensiva ad est

La Russia sta schierando elicotteri d’attacco lungo il confine orientale con l’Ucraina e sta inviando altre truppe e pezzi di artiglieria nel territorio nemico per prepararsi al previsto assalto nell’est del Paese: lo scrive il New York Times, che cita anonimi funzionari ucraini e statunitensi. Secondo analisti militari, riferisce ancora il giornale, potrebbero passare “settimane” prima che Mosca completi il consolidamento delle sue forze, ma quando tutto sarà pronto l’offensiva sarà “lunga e molto, molto sanguinosa”.

Corridoio umanitari

Nove corridoi umanitari sono stati concordati per oggi in Ucraina: lo ha annunciato la vice premier Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta il Guardian. I piani di evacuazione includono la città assediata di Mariupol, che si potrà lasciare con auto private, oltre a cinque città nell’est del Paese. I civili in fuga da Mariupol sono stati esortati ad allontanarsi dalla città con mezzi propri verso la regione sud-orientale di Zaporizhzhia poiché la pioggia sta bloccando le evacuazioni in autobus. Secondo un post sui social del vice primo ministro ucraino citato dalla Cnn, gli autobus non sono in grado di viaggiare attraverso un tratto di strada allagato tra Vasylivka e Zaporizhzhia.

Novecento civili giustiziati

Sarebbero stati quasi tutti giustiziati a colpi di pistola i 900 civili trovati nella regione che circonda Kiev. Lo riferisce l’Associated Press che cita la polizia locale, riportata dal Guardian. “La presenza di ferite d’arma da fuoco indica che molti sono stati semplicemente giustiziati”, hanno detto gli ufficiali di polizia. Andriy Nebytov, il capo della polizia regionale di Kiev, ha spiegato che i corpi sono stati abbandonati nelle strade o hanno ricevuto sepolture sommarie. Secondo la polizia il 95% è morto per ferite d’arma da fuoco.

L’intervista di Zelensky alla CNN

Sono tra 2.500 e 3.000 i soldati ucraini morti nella guerra contro la Russia. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn, aggiungendo che quelli feriti sono circa 10.000 ed è “difficile dire quanti sopravviveranno”. Quanto alle vittime civili “è più difficile” stabilire quante siano. “È un grande dolore per me”, ha detto il presidente ucraino rispondendo a una domanda sui video strazianti che mostrano la devastazione del Paese e della popolazione innocente. “Da padre non riesco a guardarlo, perché se no dopo vorrei vendetta, vorrei uccidere”, ha detto. “Ma devo guardarlo come presidente e devo fare mio meglio affinché questa guerra non sia infinita”, ha precisato Zelensky nell’intervista di cui ieri sono state trasmesse delle anticipazioni ma che andrà in onda in versione integrale domani mattina alle 9 ora locale (le 15 in Italia).

Il supporto internazionale 

La Germania da parte sua ha confermato l’intenzione di portare a 2 miliardi il budget per gli aiuti militari internazionali, la maggior parte dei quali sarà destinata proprio all’Ucraina. Nelle prossime ore è prevista invece la consegna all’esercito di Kiev delle nuove armi Usa, nonostante Mosca abbia minacciato per questo “conseguenze imprevedibili”. Ma “la strategia” americana di supporto all’Ucraina non cambia, ha risposto il Dipartimento di Stato americano tramite il suo portavoce Ned Price.