Quarantatreesimo giorno di guerra fra Russia e Ucraina. Nessuno spiraglio per le trattative, anzi: la Nato dichiara che il conflitto potrebbe durare anni. Tuttavia il Paese massacrato continua a difendersi bene, procedendo con il riarmo. E intanto l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato con 93 voti a favore, 24 contrari e 58 astenuti, la richiesta degli Usa di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra.

Consiglio dei diritti umani, Russia sospesa

La bozza di risoluzione, di cui l’Italia è co-sponsor, richiedeva di “sospendere il diritto della Russia di far parte” del Consiglio esprimendo “grave preoccupazione per la crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca”.

Per la conferma positiva era necessaria la sola maggioranza dei due terzi dei Paesi votanti (dei 193 membri delle Nazioni Unite); le astensioni non sarebbero contate.

Il portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato quanto la posizione della leadership italiana sulle sanzioni alla Russia è “indecente” e secondo il presidente ucriano Zelensky: “non sono ancora abbastanza”.

Il Parlamento Europeo ha approvato quindi una risoluzione per l’embargo totale dell’energia. A Mosca Draghi replica: “Indecenti sono solo i massacri”. La Russia accusa l’Occidente: “Rifornire Kiev di armi non contribuirà ai colloqui”.

Nel frattempo il ministero degli Affari interni ucraino ha affermato che circa 200 residenti di Borodyanka, la cittadina a nord di Kiev devastata dai bombardamenti russi, sono attualmente dispersi.

Lo riporta Ukrinform. “Secondo il capo villaggio di Borodyanka, attualmente mancano circa 200 residenti. E capiamo che molti, molti di loro sono scomparsi per sempre. Non perdoneremo mai questo crimine: sia gli occupanti russi che i loro leader saranno responsabili degli omicidi degli ucraini”.