Mentre la Merkel ribadiva di voler mantenere l’Ucraina fuori dalla Nato, arriva forte la voce di Joe Biden che vuole il processo per crimini di guerra contro Putin. Il presidente degli Stati Uniti si è pronunciato poco fa dichiarando:

“Dobbiamo continuare a fornire all’Ucraina le armi di cui ha bisogno per proseguire la lotta. E dobbiamo raccogliere tutti i dettagli in modo che questo possa essere un vero processo per crimini di guerra. Quello che sta succedendo a Bucha è scandaloso e lo vedono tutti”.

Insomma, un messaggio forte e chiaro da parte degli USA con Biden che nell’occasione ha definito Putin un “brutale” menzionando anche i fatti di Bucha. Il presidente americano ha anche sottolineato l’intenzione di continuare a fornire tutto il sostegno necessario al popolo ucraino, chiedendo nuove sanzioni per la Russia.

Processo a Putin? La risposta della Russia a Biden

Sul fronte russo, naturalmente, non è tardata la risposta di Putin alla richiesta di Biden di portare a processo il suo “rivale” per crimini di guerra. I russi dal canto loro si sono appellati alla memoria storica ricordando gli eventi bellici che hanno riguardato gli Stati Uniti.

In particolare, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha così commentato la proposta di Biden:

“Se gli americani vogliono investigare i crimini di guerra, che comincino con i bombardamenti sulla Jugoslavia e l’occupazione dell’Iraq. Non appena finiscono, possono passare ai bombardamenti nucleari sul Giappone”.

Insomma, una lotta che continua anche fuori dal contesto bellico con botta e risposta su tutti i lati. Intanto gli USA insieme alla Gran Bretagna, hanno fatto sapere tramite l’ambasciatrice di Washington presso l’Onu di voler la Russia sospesa dal Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani. Queste le parole di Linda Thomas-Greenfield:

“Non possiamo permettere che uno Stato membro che sta sovvertendo ogni principio a cui teniamo possa continuare a partecipare al Consiglio dell’Onu per i diritti umani”.