Il fenomeno del ciclismo Tadej Pogacar non ha intenzione di porsi limiti: debutta al Giro delle Fiandre ed è subito osservato speciale nel gruppo.

Dopo aver “assaggiato” le pietre del Nord, il numero 1 del ciclismo mondiale è pronto a dar battaglia ai veterani di questo terreno. Alla Dwars Door Vlaanderen non è riuscito ad entrare nel gruppetto dei migliori che si è giocato la vittoria. Nella Classica poi conquistata da Van Der Poel, Pogacar, però, si è mostrato attaccante anche sul pavé e vuole riproporsi anche per la Ronde.

La lunghezza del percorso, nel quale sono collocati i temibili 18 muri, e il clima freddo, viste le nevicate degli ultimi giorni, potrebbero favorire lo sloveno, a suo agio in queste condizioni.

“Sarà una corsa folle, con o senza Wout Van Aert. Non mi darei quattro stelle per domenica, ma se tutto andrà alla perfezione potrò essere davanti. La condizione è buona” ha dichiarato lo sloveno, che subito dopo ha lanciato il guanto di sfida agli avversari: “Comincio tutte le gare per vincere, farò di tutto per salire sul gradino più alto del podio”.

E’ aperta quindi la caccia alla terza classica Monumento della carriera.

Non solo Pogacar: l’UAE ha anche la carta Trentin

Pogacar sembra molto deciso dopo la ricognizione, conscio di poter però anche lanciare un attacco per il compagno di squadra Matteo Trentin, il suo “maestro”.

“Per il corpo e la mente è stato un po’ uno shock mercoledì. Devi essere nella giusta posizione in ogni momento. Se all’improvviso dovessi non andare più bene, domenica ripiegherò sulla nostra guida, Matteo Trentin” ha detto ai microfoni di Sporza Pogacar.