Continuano ad imperversare le notizie dal fronte bellico con la guerra tra Russia e Ucraina che non accenna a placarsi: la giornata di oggi 2 aprile si è aperta con un video messaggio del presidente ucraino Zelensky che nella notte ha riassunto le ultime sensazioni sul conflitto.

Ecco la cronaca di oggi passo per passo.

Russia-Ucraina: la cronaca del giorno

Zelensky annuncia nuovi bombardamenti russi – Ore 00.54

Come anticipato, nel corso della notte Volodymyr Zelensky ha rilasciato un video in cui annunciava imminenti attacchi dalla Russia. Ripreso in un presunto bunker, il presidente Ucraino aveva dichiarato che “La situazione nell’Est del Paese resta molto difficile e la Russia si sta preparando a bombardare di nuovo il Donbass e Kharkiv”.

Qualche ora più tardi sarebbe poi arrivato una richiesta di aiuto all’Occidente ma anche in particolare alla Cina, a cui si chiedeva di prendere posizione: “Vorremmo che la Cina stesse dalla nostra parte” il commento laconico del presidente.

L’America invia nuovi rinforzi all’Ucraina – Ore 03.35

Per la prima volta dall’inizio del conflitto bellico, l’amministrazione USA guidata da Biden ha deciso di inviare nuovi rinforzi all’Ucraina. In particolare, secondo il New York Times, gli Stati Uniti sarebbero pronti ad inviare carri armati di fabbricazione sovietica alle truppe ucraine che difendono la regione orientale del Donbass.

Nel messaggio rilasciato da un funzionario del governo nessun accenno al numero di carri armati previsti né tanto meno indicazioni sui Paesi da cui sarebbero partiti.

La Croce Rossa prova nuovo corridoio per Mariupol – Ore 07.20

La mattinata di oggi si è aperta invece con un nuovo tentativo da parte della Croce Rossa di aprire un corridoio umanitario a Mariupol. Obiettivo della missione è evacuare i civili rimasti nella città servendosi di 54 mezzi diversi tra bus e vetture ucraine.

Secondo alcune stime sarebbero ancora 160mila le persone in trappola nella cittadina ucraina; secondo il presidente Zelensky al momento sarebbero circa 3mila le persone già sfollate.

Zelensky accetterà solo la vittoria come risultato della guerra – Ore 07.54

Mentre i russi continuavano a minare tutto il territorio russo, compresi i corpi dei cadaveri, il presidente Zelensky faceva chiaramente intendere di non voler ritrattare sulla sua posizione. Queste le sue parole in un’intervista a Fox:

“Una vittoria della verità significa una vittoria per l’Ucraina e gli ucraini. La domanda è quando finirà. È una domanda profonda. È una domanda dolorosa. Il popolo ucraino non accetterà nessun risultato se non la vittoria”.

Nell’occasione, Zelensky era stato anche incalzato riguarda alle sue disposizioni in merito a diversi attacchi ucraini ma il presidente ha dichiarato di non discutere “di nessuno dei miei ordini come comandante in capo”.

Papa Francesco apre ad un suo possibile viaggio a Kiev – Ore 10.30

Nel marasma generale del conflitto tra Russia e Ucraina, uno degli interventi più richiesti è quello di Papa Francesco che solamente intorno alle 10 di oggi si è espresso su un suo possibile viaggio a Kiev. Ad aprire uno spiraglio è stato proprio il Pontefice che in occasione del suo viaggio verso Malta ha risposto positivamente ad una domanda diretta di un giornalista.

Possibile dunque che nei prossimi giorni Papa Francesco si riunisca con la diplomazia della Santa Sede per programmare la “visita” a Kiev. Per adesso non si conoscono dettagli in merito all’ipotetico viaggio anche se pare plausibile un incontro con entrambe le parti coinvolte nel conflitto.

La Turchia si rende disponibile ad offrire navi per liberare Mariupol – Ore 14.34

Nel frattempo tutti gli altri Paesi d’Europa e non solo continuano le rispettive iniziative solidali in favore dell’Ucraina. Intorno all’ora di pranzo è arrivata difatti la notizia che la Turchia si è resa disponibile ad inviare navi per evacuare i civili dalla città di Mariupol.

Sul tema è intervenuto il Ministro della Difesa turco Hulusi Akar che tramite un’agenzia ha comunicato:

“Possiamo fornire navi, principalmente per l’evacuazione di civili e feriti, turchi e altri cittadini di Mariupol. In questo contesto continua il nostro coordinamento con le autorità della Federazione Russa e dell’Ucraina”.