Oggi l’Unione europea e la Cina hanno tenuto il loro ventitreesimo vertice bilaterale in videoconferenza. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel, accompagnati dall’Alto rappresentante Josep Borrell, hanno avuto un colloquio con il primo ministro cinese Li Keqiang e il ministro degli esteri cinese Wang Yi al mattino e con il presidente cinese Xi Jinping nel pomeriggio.

Le relazioni diplomatiche sono tese dall’inizio della crisi della pandemia e il summit è stato rimandato per mesi a causa di una lista di questioni su cui Pechino e Bruxelles sono stati in disaccordo negli ultimi due anni, comprese le violazioni dei diritti umani.

Le discussioni durante il vertice si sono concentrate sull’aggressione ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina e sulle conseguenze negative sul sistema basato su regole, sulla sicurezza globale e sull’economia.

Vertice UE-Cina, Michel: “La Cina non può fare finta di niente”

Il presidente del Consiglio Michel ha dichiarato di aver chiesto alla Cina di aiutare l’Ue a concludere la guerra. “La Cina non può fare finta di non vedere le violazioni della Russia del diritto internazionale e questi principi sono sanciti nella Carta della Nazioni Unite. Questa guerra minaccia la sicurezza ed economia globale, non è nell’interesse né dell’Ue né della Cina, abbiamo responsabilità come attori globali per la pace e la stabilità, ha sottolineato.

“Il summit Ue-Cina è un’opportunità di dialogo opportuna e necessaria. Questa mattina abbiamo affrontato i diritti umani, il cambiamento climatico, il Covid, le nostre relazioni economiche e commerciali e gli affari esteri, in particolare la guerra russa in Ucraina, ha aggiunto.

La Cina, da parte sua, ha fatto sapere di auspicare che Pechino e Bruxelles “svolgano un ruolo costruttivo e forniscano alcune intuizioni sulla turbolenta situazione mondiale”.

Vertice UE-Cina, la risposta di Xi Jinping

Il presidente Xi Jinping, dopo aver spiegato che Ue e Cina “dovrebbero rafforzare le comunicazioni sulle relazioni bilaterali e sulle principali questioni su pace e sviluppo globali”, ha annunciato le sue quattro proposte per risolvere il conflitto in Ucraina: insistere sulla promozione dei colloqui di pace, prevenire una crisi umanitaria più ampia, costruire una pace duratura in Europa ed Eurasia, e prevenire il diffondersi dei conflitti regionali.