Le conseguenze della guerra in Ucraina si stanno riversando anche sul lato economico del nostro paese. L’aumento dei prezzi del carburante e dell’energia sono solo due dei principali nodi da sciogliere per il governo che dovrà intervenire per tutelare le famiglie italiane. Già questa settimana, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, il lavoro si starebbe concentrando in particolare su un pacchetto per contenere i costi di benzina e diesel e sul fronte delle bollette su un’ulteriore forma di rateizzazione.

Arriva quindi il pressing dei partiti, ma su un punto sono tutti d’accordo, con Matteo Salvini in primis, non si farà ricorso, almeno per ora, a un nuovo scostamento di bilancio.

La soluzione di Palazzo Chigi

L’extragettito dell’Iva, ovvero l’eccedenza delle entrate derivanti dai tributi statali, potrebbe essere una strada percorribile con i 200 milioni di euro stanziati solo nel mese di marzo e i 2 miliardi per tutto il 2022. Questo tipo di risorse potrebbero così portare ad una riduzione di circa 15 centesimi del prezzo del carburante. Per il costo dell’energia invece il Governo starebbe pensando all’estensione del prelievo sugli extraprofitti, già introdotti per le produzioni da energie rinnovabili.

La posizione dell’Europa sul DL Taglia-Prezzi

Il nodo maggiore da sciogliere però rimane la posizione dell’Ue, soprattutto per le attività economiche esposte anche ai rincari delle materie prime. La maggior parte degli aiuti, infatti, dovrebbero arrivare proprio dal panorama europeo con un piano simile agli aiuti di Stato per il modello Covid. Si attende quindi la data del 24 e 25 marzo, dove il Consiglio Ue sarà tenuto ad esprimersi sulla frenata dell’economia di questo periodo che rischia di tramutarsi presto in recessione.

La prima voce in Europa arriva dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando che rilancia l’idea di un fondo ad hoc. Quest’ultimo potrebbe aiutare a preservare l’occupazione ed introdurre un tetto europeo ai prezzi delle importazioni di gas.

Le richieste del Presidente del Consiglio Mario Draghi

Attendendo la risposto dell’Europa ad intervenire è il Premier Draghi. Lo stesso chiede ai suoi ministri di velocizzare un processo che darebbe una prima boccata d’ossigeno a famiglie ed imprese.

Nella giornata di giovedì dovrebbe arrivare il CDM per chiarire le varie posizioni politiche e raggiungere così un primo dl taglia-prezzi. Quest’ultimo creerebbe sia una linea ben definita di uscita dall’emergenza Covid sia una strada da percorrere per limitare i danni di una possibile crisi economica.