Sono passati due mesi dal gravissimo incidente che aveva coinvolto il colombiano Egan Bernal, che allora era finito in terapia intensiva.
Fu investito da un autobus e subì frattura di femore e rotula, oltre che la necessità di stabilizzare sei vertebre.

Ma il peggio sembra già passato, con il ciclista che su Instagram ha postato una foto in tenuta Ineos Grenadiers con una descrizione che fa ben sperare tifosi e appassionati di ciclismo: “Indovinate chi è tornato sulla sua bici e si sente come una chimba! Fin tanto che c’è la fede, tutto è possibile. E voglio dirvi che quando volete veramente qualcosa, non c’è nessun ma che tenga”.

Parola che fanno davvero piacere, considerando che il post dopo l’incidente era di tutt’altro tenore: “Ho avuto il 95% di possibilità di rimanere paraplegico e quasi di perdere la vita facendo quello che amo di più al mondo. Oggi voglio ringraziare Dio, la Clinica Universitaria de La Sabana, tutti gli specialisti per aver fatto l’impossibile, la mia famiglia, Maria Fernanda e tutti voi per i vostri auguri. Sono ancora in terapia intensiva in attesa di nuove operazioni, ma confido in Dio che tutto andrà bene”, aveva scritto.

Il ciclista colombiano, campione del Giro d’Italia 2021 e del Tour de France 2019 sta tornando pian piano verso la normalità, anche se purtroppo la strada è davvero lunga per il ritorno alla normalità.

Il ciclista ha come target fine 2022, ma alla domanda se è possibile il suo allenatore Artexte frena un po’ gli entusiasmi. “Se dovessimo pensare ai tempi standard per rimettersi, la risposta sarebbe no. Però Egan è uno sportivo di altissimo livello e anche le sue capacità di recupero sono sopra la media. Non scarterei questa possibilità pur senza porsela come obiettivo fisso, è una opzione che c’è. Perché no? Sta lavorando per tornare il prima possibile. Può essere il 2023, ma anche il finale di quest’anno. Non dobbiamo escluderlo, tutt’altro”.