Il Padrino è uno dei capolavori indiscussi della storia del cinema americano. La pellicola del 1972 diretta da Francis Ford Coppola compie quest’anno cinquant’anni ed è quindi normale che arrivino aneddoti e curiosità su un film così influente nel nostro immaginario.
L’ultimo a parlare è Al Pacino, che racconta come il film gli abbia letteralmente cambiato la vita.

Il Padrino, Al Pacino: “È stato come vincere la lotteria”

In una lunga intervista, Al Pacino ha potuto ripercorrere il suo rapporto con Il Padrino. L’interprete di Michael Corleone ricorda che all’epoca era praticamente sconosciuto, avendo interpretato soltanto due film (Me, Natalie di Fred Coe del 1969 e Panico a Needle Park di Jerry Schatzberg del 1971), e che il film di Coppola fu per lui il classico ‘momento che ti cambia la vita’. Con i pro e i contro del caso…

Se sono qui è grazie a Il Padrino. Per un attore è come vincere la lotteria. Per me oggi non è facile spiegare chi fossi allora e l’impatto immediato che il film ebbe su di me. È stato come se, di colpo, un velo venisse sollevato e io fossi finito sotto gli occhi di tutti. Certo, c’erano anche altri attori nella pellicola, ma nel mio caso la pellicola mi diede davvero una nuova identità e devo ammettere che questo fu molto difficile da gestire”.

“La dedizione di Coppola è il motivo del successo del film”

Il successo clamoroso de Il Padrino fu un problema per molti di coloro che vi presero parte.
Recentemente, anche il regista de Il Padrino, Francis Ford Coppola, ha raccontato il suo complesso rapporto con il film.
Al Pacino, però, ritiene come sia stato proprio il profondo legame del regista con il suo film a rendere possibile il successo della pellicola.

“Una sera stavo tornando a casa e trovai Coppola seduto per terra che piangeva disperato come un bambino. Mi avvicinai e gli chiesi cosa fosse successo e se c’era qualcosa che non andava. Lui mi rispose: “Non mi daranno un’altra possibilità”. Parlava di una scena che avevamo girato ma che lui voleva fare di nuovo, e temeva che non gli avrebbero permesso di farla come voleva lui. In quel momento, di fronte a tanta passione, capii che il film sarebbe stato davvero buono”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.