Covid Austria, arriva la sospensione della legge sulla vaccinazione obbligatoria: l’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa, da parte del ministro per gli Affari costituzionali Karoline Edtstadler. La decisione è arrivata alla luce del calo dei contagi, ma, ha spiegato il governo austriaco che tra tre mesi il provvedimento sarà rivisto e potrà essere rivalutato.

Covid Austria, l’obbligo era stato introdotto a Febbraio

La vaccinazione obbligatoria era stata introdotta a Febbraio, non più tardi di qualche settimana fa: era stata proprio l’ Austria a diventare il primo paese occidentale ad imporre l’obbligo vaccinale. La legge prevedeva una fase iniziale in cui la popolazione doveva essere informata, così da consentire a coloro che non si erano vaccinati di iniziare il procedimento valido proprio per la vaccinazione stessa, oltre ad un’ulteriore fase, successiva, in cui le autorità avrebbero cominciato a proporre le sanzioni, con multe fino a 3.600 euro (3.940 dollari).

La situazione verrà rivalutata tra tre mesi

E’ proprio il grande diffondersi della variante Omicron, ha spiegato Edtstadler, che ha portato a ritenere l’obbligo vaccinale a non essere più proporzionato. La situazione sanitaria, come detto, verrà rivalutata nell’arco dei prossimi tre mesi e la sospensione, ha riferito il governo locale, è scaturita dopo un parere espresso dalla task force degli esperti che ha ribadito l’utilità del vaccino anti-Covid, ma che contestualmente ha suggerito flessibilità in virtù dell’attuale situazione sanitaria e anche considerando il fatto che la stessa variante Omicron, ormai dominante, non è pienamente coperta dal vaccino.

Covid, la situazione in Italia e nel mondo

Sono oltre 6 milioni i morti per Covid nel mondo, lo registra il contatore online della Johns Hopkins University.

Gli Stati Uniti hanno donato 3 milioni 999 mila dosi di vaccino anti Covid Pfizer alle Filippine. Lo annuncia un tweet del Dipartimento di Stato, ricordando che l’obiettivo del presidente americano è di fornire complessivamente 200 milioni di dosi in 100 cento giorni all’estero.

La Cina si trova ad affrontare la più grande crisi di contagi dall’inizio della pandemia. La strategia Covid Zero, attuata dal governo in vista delle Olimpiadi di Pechino, che ha isolato il Paese dal resto del mondo, non è bastata a evitare il boom di infezioni, che non erano così tante dall’epidemia scoppiata a Wuhan nel 2020, dove tutto è cominciato.

In Italia ci sono le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza:

“Siamo in una fase diversa di gestione del Covid-19, ma io sono prudente, ho difficoltà a dire ‘è la finè, perché non sappiamo fino in fondo a che punto siamo di questa storia. L’alto tasso di vaccinazioni ci permette di gestire in modo diverso la pandemia, che però merita ancora grande attenzione”