Con il punteggio finale di 57-6, l’Italia si imbatte nella terza sconfitta del 6 Nazioni cedendo al dominio dell’Irlanda. È l’ennesima prestazione insufficiente che lascia però l’amaro in bocca, in virtù degli episodi che ne hanno condizionato l’andamento.

Difatti, l’Italia è andata subito in doppia inferiorità numerica al minuto 18 a causa dell’espulsione di Faiva; qualche minuto prima gli azzurri avevano perso per infortunio anche Lucchesi restando di fatto senza tallonatori e proseguendo il match in 13 contro 15.

Per i nostri si tratta del ko n°100, un record amarissimo che sottolinea le difficoltà di elevarci in questo sport: si tratta della 35esima sconfitta consecutiva nel torneo, mentre dal 2000 ad oggi sono addirittura 100 le sconfitte della Nazionale italiana di rugby

6 Nazioni, le parole dei protagonisti della sconfitta dell’Italia contro l’Irlanda

Il sentimento comune è che questa volta l’Italrugby abbia messo davvero tanto cuore in una gara che è apparsa in fortissima salita sin dall’inizio. Gli irlandesi fino all’inizio della mischia “no contest” era avanti col punteggio di 7-3 ma da quel momento in poi hanno dilagato realizzando ben 9 mete totali. Alla fine del secondo tempo anche la triplice beffa con  il cartellino giallo a Steyn che lasciava l’Italia in 12.

Il capitano Michele Lamaro ha così commentato la prestazione azzurra: “Che dire, dopo un match in queste condizioni c’è tanta frustrazione, ma anche tanto orgoglio. Dopo la prima meta ci eravamo compattati e stavamo giocando, eravamo dentro la partita, difendendo bene sul loro multifase. Poi è successo quello che è successo, prima l’infortunio a Lucchesi, poi il rosso a Faiva, e ci siamo ritrovati senza i due tallonatori nel giro di pochi minuti, con trequarti di gara ancora da giocare. Da lì in poi non posso rimproverare nulla ai ragazzi, per l’atteggiamento, per la lotta, per non aver mai ceduto mentalmente, nelle peggiori condizioni possibili.”

Stesso parere anche per coach Kieran Crowley: “Nel foglio-gara avevamo due tallonatori, due piloni destri e due sinistri. Quanto accaduto è frutto di un regolamento ben preciso che riguarda la prima linea in caso di no-contest: solitamente se c’è una situazione con un cartellino rosso in prima linea lo si può sostituire, ma in caso di infortunio bisogna per forza togliere un altro giocatore e poi sostituirlo. Era una situazione fuori dal nostro controllo, non potevamo farci nulla”.