Milano Cortina, Giuseppe Sala è pronto ad affrontare la sfida: lo ha spiegato proprio il sindaco di Milano, in un video sulle sue pagine social parlando dell’organizzazione dei giochi invernali del 2026.

 

Milano Cortina, modello Expo 2015

“Sulle Olimpiadi vigilerò sul fatto che il lavoro venga fatto allo stesso modo” chiarisce il sindaco di Milano in riferimento all’operato di Expo 2015 ed aggiunge: “ce la faremo anche questa volta e dimostreremo che Milano sarà di nuovo in grado di stupire il mondo, con un nuovo modello di accoglienza, di rispetto dell’ambiente e di efficienza”.

Giuseppe Sala, infatti, è appena tornato da Pechino, luogo di svolgimento delle ultime Olimpiadi Invernali, dove l’Italia ha conquistato un ottimo risultato: 17 il bottino complessivo di medaglie ottenute dall’Italia in questa edizione dei Giochi Olimpici invernali: 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi.  Ma oltre la possibilità di vivere direttamente l’atmosfera olimpica, il primo cittadino meneghino ha ricevuto la bandiera olimpica.

“Ho preso un bel freddo allo stadio di Pechino ma ne è valsa la pena. Perché sbandierare i cinque anelli olimpici di fronte al mondo intero è stata una grande emozione e anche un grande onore – ha concluso –. Sono tornato con la mente al 31 ottobre del 2010, dodici anni fa, quando a Shanghai ha ricevuto la bandiera del Bie per l’Expo 2015 e avevo la stessa fiducia che ho oggi”.

Olimpiadi, il bottino azzurro ed il bilancio di Malagò

Milano Cortina è il futuro che proietta i colori azzurri dopo il presente appena vissuto, a pensare già alla prossima manifestazione a cinque cerchi. Le prestazioni degli azzurri sono state oggetto delle parole del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha voluto esprimere i personali voti e considerazioni su queste Olimpiadi.

Ricordiamo che l’Italia ha messo in bacheca 17 medaglie, un traguardo comunque ottimo se consideriamo che solo a Lillehammer ‘94 si era fatto meglio arrivando a quota 20. Eppure, se da un lato fa piacere l’approccio multidisciplinare degli azzurri, dall’altro lato è evidente che siano mancati gli ori avendone vinti soltanto due.

Su questo tema è intervenuto così Malagò: “Se devo dare un voto alla nostra Olimpiade direi che siamo stati da 7 e mezzo. Sì, siamo stati bravi. Ho sempre detto che avremmo vinto tra le 13 e le 17 medaglie.  Poi è chiaro che una lettura numerica ci dice che gli atleti italiani sono molto più bravi a vincere medaglie che non a conquistare l’oro. Sì, ci sono gli infortuni, ci sono i centesimi di secondo, ci sono i giudizi, ma è qualcosa su cui dovremo fare delle riflessioni”.

 

Milano Cortina, le previsioni di Malagò

Anche la testa del presidente del Coni è già proiettata verso il 2026, e proprio su questo tema Malagò ha voluto esser chiaro sottolineando l’impegno organizzativo nel realizzare un evento che sia il migliore possibile: “L’atmosfera olimpica qui si è respirata poco e probabilmente la pandemia ha inciso anche in tal senso. Non so però come sarebbe stata senza il Covid. Siamo in Asia, non in Europa. Ricordo che 4 anni fa, a PyeongChang, ad assistere alla discesa vinta da Sofia Goggia contai, addetti ai lavori a parte, 137 spettatori. Mi sento di dire che su questo fronte noi faremo di sicuro la differenza”.

 

Giovanni Malagò parla di pechino e milano cortina
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