Ha un sapore speciale il bronzo nella staffetta di short track sui 5000 metri: quella conquistata da Pietro Sighel, Andrea Cassinelli, Yuri Confortola e a Tommaso Dotti non è infatti solo la quattordicesima medaglia dell’Olimpiade invernale di Pechino, ma anche la numero cento per il presidente del CONI Malagò.

Un’impresa azzurra all’ultimo respiro

Pochi a metà gara avrebbero scommesso su un piazzamento italiano, ma complice la caduta della Cina padrone di casa i nostri sono rientrati in gioco dando vita ad un’incredibile testa a testa con i russi.

A fare urlare di gioia la spedizione azzurra è Pietro Sighel, che al traguardo beffa la Russia di soli nove millesimi, sufficienti però a fare salire l’Italia sul gradino più basso del podio.

La numero cento di Malagò

La medaglia ottenuta non ha solo fatto in modo che questa spedizione sia diventata la seconda più vincente di sempre (seconda a Lillehammer nel novantaquattro dove i podi conquistati furono venti e al momento a pari merito con Albertville del novantadue), ma ha regalato anche al presidente del CONI la cifra tonda di cento medaglie ottenute da quando è alla guida del CONI.

Il “suo” palmàres vanta 8 medaglie a Sochi 2014 (6 argenti e 2 bronzi), 28 a Rio 2016 (8 ori, 12 argenti e 8 bronzi), 10 a PyeongChang 2018 (3 ori, 5 argenti e 2 bronzi), 40 a Tokyo 2020 (10 ori, 10 argenti e 20 bronzi) e con quella di oggi 14 a Pechino 2022 (2 ori, 6 argenti e 6 bronzi).
In totale 23 ori, 39 argenti e 38 bronzi, ma la speranza è che prima della fine ne possano arrivare ancora.