Mario Draghi al Gran Sasso, in occasione della visita all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha sottolineato l’importanza della ricerca ma anche la marginalità delle donne nel mondo scientifico, indicando gli interventi che metterà in atto per correggere questa situazione.

Draghi al Gran Sasso: “Necessario superare gli stereotipi di genere”

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato in visita all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso.

La visita è stata, per Draghi, l’occasione per portare al centro dell’agenda politica e scientifica il tema centrale del ruolo delle donne nella ricerca, ancora troppo limitato.

“Realizzare il pieno potenziale della ricerca vuol dire puntare su chi è stato spesso ai margini di questo mondo: le donne. Per troppo tempo le posizioni di vertice nella ricerca scientifica sono state appannaggio degli uomini”.

Il problema è globale. Stando ai dati dell’Unesco relativi al 2020, la presenza delle donne nell’ambito della ricerca scientifica mondiale si aggira solo intorno al 30%.
Un deficit che il Presidente del Consiglio intende sanare grazie a nuovi e ingenti investimenti. Del resto, anche una parte dei fondi del Pnrr destinati al Meridione avrà la finalità analoga di combattere

“Sono ancora troppo poche le ragazze che scelgono studi scientifici. Solo una su cinque sceglie le cosiddette materie Stem [acronimo inglese di ‘scienza, tecnologia, ingegneria e matematica’ n.d.r.]. Stanzieremo oltre 1 miliardo per potenziarne l’insegnamento e per superare gli stereotipi di genere e portare questa percentuale al 35%”.

Una battaglia, quella per il diritto ad una maggiore equità del mondo femminile, che accompagna anche la volontà di destinare buona parte dei fondi del Pnrr per il Meridione a combattere la piaga della disoccupazione delle donne nel Sud Italia.

Il Premier promuove la ricerca “libera e meritocratica”

Nel corso del suo intervento, il Presidente del Consiglio ha posto anche l’accento sulla funzione strategica della ricerca scientifica, nel progresso di una nazione. A patto, però, che essa sia libera e promuova il merito.

“La ricerca deve essere al centro della crescita dell’Italia e con il Pnrr investiamo oltre 30 miliardi in istruzione e ricerca.
Vogliamo sostenervi e agevolare il vostro lavoro, senza ingerenze, almeno nel mio caso. Creare le condizioni economiche e culturali perché possiate progettare e crescere. Facilitare le collaborazioni internazionali, di cui questi laboratori sono un esempio virtuoso, e promuovere la cultura del merito”.

Draghi ai ricercatori: “Siete l’eccellenza italiana”

Mario Draghi si è poi rivolto ai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, elogiandoli per il loro lavoro e per il ruolo che ha avuto nel prestigio italiano a livello internazionale.

Siete una delle grandi eccellenze del Paese, L’Italia è orgogliosa di voi. Quest’anno ricorre il 35esimo anniversario dall’inizio delle attività dei laboratori del Gran Sasso, prova della lungimiranza degli investimenti in centri di ricerca e infrastrutture scientifiche. La loro realizzazione ha permesso all’Italia di affermarsi nella fisica delle particelle elementari negli anni in cui emergeva questo campo. Da allora, il Gran Sasso ha contribuito, e continua a contribuire, a molte delle scoperte più rilevanti della nostra epoca nei campi della fisica subnucleare, nucleare e astroparticellare. È un luogo capace di attrarre menti brillanti dall’estero e di valorizzare i nostri talenti”.