Marco Rizzo, segretario Nazionale del Partito Comunista, è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta condotta dal direttore Gianluca Fabi e Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus per parlare della crisi in Ucraina.

“C’è una potenza che si chiama Stati Uniti che ha basi con bombe atomiche e centinaia di migliaia di soldati che circondano tutta la Russia, tutto l’Iran e tutta la Cina. C’è un accerchiamento totale. Gli Stati Uniti hanno detto che stavano spostando truppe perché convinti che la Russia avrebbe attaccato l’Ucraina”.

“Quando è arrivato Boris Eltsin, un ubriacone al soldo degli Stati Uniti, l’intero Paese è stato svenduto. Putin, dal punto di vista della politica, arriva proprio perché le classi dirigenti capitaliste si resero conto di non avere più alcun controllo. Non sono un tifoso di Putin, questo lo voglio sottolineare”.

“Ancora prima Gorbaciov, che non era un ubriacone ma ha svenduto anche il suo Paese, disfa il Patto di Varsavia. Con Bush si arriva ad un accordo secondo il quale quei Paesi del Patto di Varsavia non sarebbero mai entrati nella NATO. Non c’era un accordo scritto ma nelle conferenze stampa è questo quello che venne detto dai due leader. La NATO invece è entrata ovunque, tranne l’Ucraina. Se questo Paese dovesse entrare nella NATO vorrebbe dire che i missili nucleari statunitensi potrebbero arrivare a Mosca in due minuti. Hanno diritto i russi ad evitare che ci siano missile nucleari a 600 chilometri dalla loro capitale?”

Crisi in Ucraina, una strategia di Biden

Biden è al minimo storico, è salita l’inflazione. C’è un grosso problema interno e ancora metà della popolazione degli USA pensa che le elezioni siano state truccate. Deve mostrare i muscoli per la politica interna”.

“L’Ucraina poi è divisa in due con una parte dove la popolazione parla russo. Gli accordi di Minsk 1 e 2, come saprà bene Di Maio, prevedono una sorta di autogestione delle Repubbliche Popolari di Doneck (Donbass) e Crimea. Queste repubbliche fanno parte dell’Ucraina, ma dentro la Repubblica Popolare la giustizia e la polizia locale sono gestite dai russi. C’è il rischio che l’Ucraina, con le armi date dagli Stati Uniti, attacchino quelle repubbliche massacrando migliaia di persone. Putin o li salva non facendoli massacrare o lo farebbero saltare. Per questo gli ucraini non vogliono la guerra. Il ministro degli esteri ucraino ha detto che non devono essere spinti dagli USA a fare la guerra perché i primi a morire sarebbero proprio gli ucraini, tanto gli Stati Uniti stanno comodi dall’altra parte del mondo”.

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