Levante mamma per la prima volta: la figlia della cantante di Caltagirone, e del suo fidanzato, l’avvocato palermitano Pietro Palumbo, si chiama Alma Futura ed è nata il 13 febbraio.

La cantante siciliana, mamma per la prima volta, ha annunciato sui social la nascita della figlia

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da L E V A N T E (@levanteofficial)

“Il 13 Febbraio è nata Alma Futura – ha scritto Levante – Anima gentile, che ha attraversato il mio grembo rendendomi una madre (e una amazzone) fortunata”.

Nel post su Instagram ha ringraziato il compagno, Pietro Palumbo, e tutto lo staff del reparto di ostetricia e ginecologia.

«Ci siamo sentiti sempre protetti e amati». In un’intervista a Sette, la cantante aveva spiegato: «Maternità è una parola che mi stranisce, perché mi sento sempre figlia. Non ho cercato di diventare madre e ho scoperto tardi di essere incinta, al terzo mese».

Il post ha ottenuto subito i like dei tanti fan della cantautrice siciliana e gli auguri di colleghi e amici del mondo dello spettacolo, da Francesca Michielin a Miriam Leone, passando per Alessandro Cattelan e l’ex concorrente di X Factor Rita Bellenza. Tra i commenti, anche le congratulazioni del profilo ufficiale del talent musicale di Sky per cui Levante è stata giudice.

Il significato del nome Alma Futura

I neo genitori hanno scelto per la loro primogenita un nome del tutto originale, che racchiude un profondo significato.

Alma è un nome di origine latina: ‘almus’ significa ‘che nutre, che dà vita’ e difatti era il titolo dato ad alcune divinità come romane come Venere, Cerere e Maia. Ha preso poi a significare anche ‘gentile, che fa del bene’. Il corrispettivo di origine ebraica significa invece ‘fanciulla’. In spagnolo questa parola significa invece ‘anima’. Il secondo nome Futura riporta immediatamente alla memoria l’omonimo brano di uno dei cantautori più amati in Italia e più rappresentativi della nostra storia musicale, Lucio Dalla.

Leggi anche https://www.tag24.it/293012-michelle-hunziker-e-laddio-a-tomaso-trussardi-e-come-un-lutto/