A poco più di 10 anni dalla sua inaugurazione il Museo MAXXI di Roma cresce, diventa Grande e sostenibile. La trasformazione è stata presentata dal Ministro della Cultura Dario Franceschini che ha parlato di un grande investimento sull’arte contemporanea, sulla ricerca e sull’innovazione definendo il progetto una sfida per il Paese. Il tutto sarà finanziato con 15 milioni di euro dei 200 annunciati dallo stesso Franceschini per i cantieri della cultura, 20 milioni dal fondo MIMS e 2,5 dal PNRR.  Data di chiusura dei lavori il 2026.

“Il valore che ha assunto il MAXXI ha un riconoscimento internazionale perché i musei sono luoghi di vita che arricchiscono le persone. Il compito di tutelare le generazioni prima di noi non ci solleva dalla responsabilità di tutelare l’arte contemporanea. Riusciremo a lavorare tutti insieme e a rispettare i tempi, perché è una sfida che dobbiamo vincere per il Pnrr. Quindi lavoreremo per rispettare i tempi”, ha spiegato Franceschini, sottolineando che “il Paese ha bisogno di credere nel futuro e investire nel futuro questa è una grande occasione di collaborazione interistituzionale”.

Roma, il museo MAXXI diventa Grande e sostenibile

Il museo progettato da Zaha Hadid dunque si trasforma per diventare anche un polo di ricerca capace di indagare il rapporto tra architettura, arte, scienza e intelligenza artificiale. Il Grande MAXXI dovrà essere un centro d’eccellenza per il restauro del contemporaneo. Sono previsti nuovi spazi per la formazione, depositi intelligenti e accessibili e un nuovo paesaggio di verde urbano con orti produttivi. In occasione della presentazione del progetto Grande MAXXI è stato annunciato anche il bando del concorso internazionale di idee per il nuovo edificio multifunzionale e il sistema di verde pubblico attrezzato. L’obiettivo del concorso è quello di creare una nuova fascia di verde urbano disegnato da artisti e agronomi insieme con attività espositive all’aperto, laboratori sull’ambiente, orti produttivi. Parte fondamentale del progetto la conversione energetica del complesso disegnato da Zaha Hadid (con interventi che vanno dal fotovoltaico al recupero delle acque piovane) in modo da rendere sostenibile l’intero museo. I progetti per il concorso vanno presentati entro metà maggio, il 10 giugno verrà comunicato il vincitore.

Le parole di Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI

“Ogni giorno, attraverso lo sguardo e le visioni di artisti, architetti, designer, maestri della fotografia e i programmi di approfondimento cui hanno partecipato intellettuali, filosofi, scienziati, esperti di diverse discipline, abbiamo esplorato i temi più urgenti del nostro tempo, tra cui il rapporto tra uomo e natura, tra arte, architettura, scienza e intelligenza artificiale – ha ricordato Giovanna Melandri, presidente Fondazione MAXXI – Abbiamo imparato molto negli anni della pandemia, portando i nostri contenuti sul digitale e rafforzando la funzione educativa e sociale del museo. Ora è il momento di una ‘naturale’ e ulteriore evoluzione, nel segno della rigenerazione urbana, della sostenibilità e delle tecnologie più avanzate, per confrontarci con il ‘mondo nuovo’ che deve nascere dalla crisi sindemica, ambientale, sociale, sanitaria e diventare ancora di più laboratorio di futuro”, ha aggiunto. Con questo progetto ci candidiamo a essere protagonisti del programma New European Bauhaus lanciato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Il cantiere Grande MAXXI dovrà essere occasione di nuova progettualità e nuova occupazione per molti giovani, ricercatori, artisti, creativi. Con MAXXI L’Aquila abbiamo dimostrato di avere capacità di progettazione e realizzazione. Ora siamo pronti per questa nuova sfida per far crescere il MAXXI del futuro”, ha concluso Giovanna Melandri.