Aumento bollette 2022 perché siamo arrivati a simili rincari? Se lo chiedono molti italiani, colpiti dai rialzi nelle fatture di elettricità e gas.
Sono molte le ragioni, di natura anche politica, mentre i provvedimenti messi in campo dal governo provano ad arrestare il fenomeno.

Aumento bollette 2022 perché un simile rialzo dei prezzi?

La stima dei rincari è stata effettuata da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, e presenta numeri preoccupanti.
L’aumento delle bollette colpirà, infatti, 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese nel primo trimestre di quest’anno, e si tradurrà in un incremento per famiglia, rispetto al trimestre precedente, del +55% per la bolletta dell’elettricità e del +41,8% per quella del gas. Dati che vengono ora confermati dal Presidente di ARERA, Stefano Besseghini, in audizione alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori.
I perché dell’aumento delle bollette in questo inizio di 2022 sono da ricercarsi in tre fattori:
1- nella crescita dei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale;
2- nella crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2 all’interno del sistema europeo ETS (European Union Emissions Trading Scheme – il Sistema per lo scambio di quote emissione di gas a effetto serra dell’UE);
3- nelle tensioni geopolitiche che coinvolgono la Russia e i suoi rapporti con il resto d’Europa, che hanno determinato tali aumenti.
Come sottolinea ancora l’ARERA, il prezzo spot del gas naturale al TTF (il mercato di riferimento europeo per il gas naturale) è aumentato, da gennaio a dicembre del 2021, di quasi il 500% (da 21 euro a 120 euro/MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 euro a 79 euro/tCO2).

La Russia e il braccio di ferro con Europa e Ucraina

Il perché di questo preoccupante aumento delle bollette nel 2022 è da ricercarsi, in primo luogo, nelle tensioni internazionali che coinvolgono la Russia.
La Russia è la prima fornitrice di gas in Europa, coprendo circa il 40% dell’offerta complessiva del continente. A fronte di un aumento della richiesta di gas da parte dei paesi UE, la Russia non ha provveduto ad aumentare la propria offerta, da qui la crisi attualmente in corso e gli aumenti che ricadono sulle famiglie e le imprese italiane.
Ma quali sono le ragioni che hanno spinto la Russia ad assumere tale atteggiamento ostruzionistico?
La crisi geopolitica con l’Ucraina è alla base di un braccio di ferro tra Mosca, l’Unione Europea e gli Stati Uniti, che coinvolge anche il mercato dell’energia. Il gasdotto Nord Stream 2, la cui entrata in funzione è imminente, è l’ago della bilancia: per la Russia, esso rappresenta lo strumento con cui incrementare la propria leadership sul mercato energetico europeo; UE e Stati Uniti, invece, ne minacciano la messa in funzione per scongiurare l’eventuale invasione dell’Ucraina.

I provvedimenti del governo Draghi per difendersi dai rincari

Contro l’aumento dei prezzi, il governo Draghi ha messo in campo un primo provvedimento a gennaio, del valore di circa 4 miliardi.
Questi provvedimenti, inseriti nella Legge Bilancio 2022, sono stati destinati al contenimento della bolletta delle famiglie e delle microimprese, destinando 1,8 miliardi di euro alla riduzione degli oneri generali di sistema per l’elettricità e 480 milioni per quelli gas nel prossimo trimestre, oltre a 912 milioni destinati al potenziamento dei bonus. Tali bonus prevedono agevolazioni per nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica (ad esempio, soggetti che percepiscono il Reddito di Cittadinanza o la Pensione di Cittadinanza), per i malati gravi che devono utilizzare delle apparecchiature salvavita e per famiglie composte da 2 a 4 o più componenti.
ARERA ha, inoltre, predisposto un piano di rateizzazione dei pagamenti in 10 mesi, con la metà dell’importo da pagare nella prima rata, e l’altra metà suddivisa in rate di almeno 50 euro pari al numero di bollette normalmente emesse in 10 mesi.
Questi interventi riceveranno ora un ulteriore stimolo da parte del Governo, come annunciato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, in visita a Genova.

La sottosegretaria al Mef, Maria Cecilia Guerra, ha confermato uno stanziamento tra “tra 5 e 7 miliardi” per le famiglie e le imprese, che riguarderà le famiglie, con un rafforzamento dei bonus sociali, ma anche le imprese e gli enti territoriali.