Paolo Sorrentino alla fine ce l’ha fatta a conquistare la sua seconda candidatura agli Oscar con È stata la mano di Dio, dopo quella, che poi portò alla vittoria, per La Grande Bellezza.

Paolo Sorrentino e la nomination ai prossimi Oscar: “Grande commozione”

Sono state annunciate quest’oggi le candidature per gli Academy Awards, che si terranno il prossimo 27 marzo.
C’era molta attesa, in Italia, intorno all’ultima opera di Paolo Sorrentino, che si giocava le sue chance per una seconda nomination, dopo quella del 2014 per La Grande Bellezza. Quell’attesa è stata ora ripagata, con la candidatura di È stata la mano di Dio nella cinquina per il Miglior Film Internazionale.


Raggiunto dall’ANSA, Sorrentino ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo secondo riconoscimento da parte degli Oscar. “Sono felicissimo di questa nomination, per me è già una grande vittoria”, ha dichiarato il regista. “È anche motivo di commozione – prosegue Sorrentino – perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l’ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre”.
Vedremo come andranno le cose il prossimo 27 marzo. Sorrentino gode di grande stima negli USA, confermata dall’appassionato elogio di un nome del calibro di Robert De Niro.
Insieme al film italiano, nella cinquina compaiono il giapponese Drive my car di Ryûsuke Hamaguchi, candidato anche come Miglior Film; il docudrama animato Flee, del danese Jonas Poher Rasmussen; il norvegese The worst person in the world diretto da Joachim Trier, e, infine, dal Buthan Lunana: A yak in the classroom di Pawo Choyning Dorji.

Non solo Sorrentino: l’Italia nelle altre categorie

Oltre a È stata la mano di Dio, l’Italia potrà contare su una discreta rappresentanza ai prossimi Oscar. Nella categoria del Miglior Film d’Animazione troviamo, infatti, la pellicola della Pixar Luca, ambientata in Liguria e diretta Enrico Casarosa. Altro talento di casa nostra è Massimo Cantini Parrini, nominato per i Costumi del film Cyrano di Joe Wright. Infine, non bisogna dimenticare la pellicola di Maggie Gyllenhall, The Lost Daughter, candidata per la Miglior Sceneggiatura Non Originale basata sul romanzo La figlia oscura di Elena Ferrante.

Oscar 2022: dominano Dune, West Side Story, Belfast e Il Potere del Cane

Saranno dieci le opere che si contenderanno l’Oscar al Miglior Film:
Belfast di Kenneth Branagh
Dune di Denis Villeneuve
Don’t Look Up di Adam McKay
– il già citato Drive My Car
Una famiglia vincente – King Richard di Reinaldo Marcus Green con Will Smith nei panni del padre delle due campionesse di tennis Venus e Serena Williams
Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson
La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley di Guillermo Del Toro
West Side Story di Steven Spielberg
Il Potere del Cane di Jane Campion
I segni del cuore – CODA di Sian Heder.

Proprio il protagonista di quest’ultimo, Troy Kotsur, segna un record per gli Academy Awards, essendo il primo attore maschio sordo ad ottenere una nomination (la prima donna fu, invece, la sua co-protagonista Marlee Matlin nel 1987 per Figli di un dio minore).
Altro primato è quello raggiunto dall’australiana Jane Campion, che è la prima regista donna a ricevere due nomination in carriera (la prima era arrivata nel 1994 per Lezioni di piano).
Infine, grazie a quella di quest’anno per la regia di West Side Story, Steven Spielberg entra nel ristrettissimo circolo di registi capaci di ottenere almeno otto candidature. A parte Spielberg, gli altri che ne fanno parte sono Billy Wilder, Martin Scorsese e William Wyler, rispettivamente con otto, nove e dodici nomination.

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