La Lazio non sarà orfana del vice Immobile, visto che a rimpiazzare il partito Vedat Muriqi arriva Jovane Cabral, classe 1998 ex Sporting Lisbona. Arriva dal Portogallo il colpo dell’ultimo minuto in casa biancoceleste, un acquisto che non fa comunque dormire sogni tranquilli ai tifosi laziali, che si aspettavano sicuramente di più da questo mercato di gennaio. La punta arriva a rinforzare il parco attaccanti biancoceleste con una nuova formula: prestito con diritto di riscatto, fissato a 8 milioni di euro. Un modo di acquisto che rende contento il presidente della Lazio Claudio Lotito, che potrà esercitare il riscatto, e lo stesso Cabral, pronto a lanciarsi con il calcio italiano.

Parliamo tuttavia di una scelta che non è andata giù a molti supporters biancocelesti. Non è un caso che, più che una punta, si stia parlando di un’ala sinistra in stile Keita Balde Diao, che sotto il Cupolone ricordano tutti anche per il recente gol dell’ex. In aggiunta alle doti tecniche di Keita lo stesso Cabral ha un quid pluris, quello di saper calciare le punizioni. Quella dei tiri da fermo è una specialità che in casa biancoceleste viene coperta da Sergej Milinkovic-Savic e da Luis Alberto, ma una freccia in più nell’arco di Maurizio Sarri non potrebbe che far bene. Parliamo, infatti, di un giocatore dotato di buon tiro e buone capacità di dribbling, anche se il ruolo ruolo resta quello di ala sinistra. In quel ruolo la Lazio è coperta dalle prestazioni di Pedro, il titolare, ma anche di Mattia Zaccagni e del giovane Raul Moro.

Come cambia la Lazio con Jovane Cabral

Quando si parla di Jovane Cabral, nonostante tutti i problemi legati a infortuni e rendimento, parliamo di un giocatore che in casa Lazio, in caso di recupero della condizione, potrebbe fare bene. Parliamo di un giocatore che gli addetti ai lavori biancoverdi consideravano tra quelli più promettenti usciti dal vivaio dello Sporting Lisbona. Tra i tanti problemi fisici, l’ultimo di novembre del 2021, Cabral ha fatto fatica a tornare in campo prima di metà gennaio. Ora la Lazio avrà un’arma in più, magari un talento riscoperto capace di riportare in alto i biancocelesti, nell’Europa che conta, per intenderci.