Lotta al Covid: dall’Istituto Gonzaga di Milano l’esempio di come investire nella sanificazione degli ambienti usano una nuova tecnologia innovativa e sostenibile faccia la differenza. Il nuovo picco di contagi ha, in molti casi, colto nuovamente impreparate diverse realtà scolastiche, che si trovano ancora una volta a fare i conti con le difficoltà legate alle quarantene e alla didattica a distanza. In questo panorama incerto e complesso, emerge il caso virtuoso dell’Istituto Gonzaga, prestigiosa scuola milanese che ha scelto di investire nella sanificazione dei suoi ambienti indoor: una decisione finalizzata alla massima tutela dei circa 1.270 studenti, tra i 4 e i 19 anni, e di un personale scolastico di oltre 160 unità.

Covid: all’Istituto Gonzaga di Milano tecnologia sostenibile contro i contagi

“Efficacia, sostenibilità e durata nel tempo sono elementi imprescindibili per una sanificazione ambientale che tutela concretamente la nostra comunità scolastica. Le attività in presenza, tutelate da protocolli certificati di sanificazione e igienizzazione green in aggiunta alle tradizionali modalità, e il costante monitoraggio della qualità dell’aria degli ambienti di recente introdotto, sono alla base della bontà delle nostre scelte.”, afferma Roberto Zappalà, Direttore dell’Istituto Gonzaga.

Igienizzazione e sanificazione d’avanguardia: fotocatalisi  e sensori di monitoraggio

covid tecnologia sostenibileLa capacità di resilienza dello staff e l’attenzione per gli alunni hanno garantito lo svolgimento delle attività didattiche in sicurezza, sostenuti in questo compito complesso e delicato da iniziative di prevenzione e screening per gli studenti e personale scolastico, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e ASST-FBF-Sacco, e dalla tecnologia della fotocatalisi: affiancandosi alle modalità di sanificazione tradizionali già adottate dall’Istituto, la fotocatalisi consente infatti la disgregazione di virus ed inquinanti attraverso processi fisici e non chimici, con durata comprovata fino ad un anno. Una soluzione innovativa, sostenibile ed efficace.

Covid, la prima fase del progetto al Gonzaga per la sanificazione degli ambienti con tecnologia sostenibile

In una prima fase, l’applicazione di un coating fotocatalitico è avvenuta nei locali maggiormente sottoposti alla presenza costante di occupanti (alunni, studenti, docenti e personale tecnico) così da mantenere un elevato livello di igienizzazione delle superfici e dell’aria in ambienti interni, oltre ad una migliore qualità dell’aria dal punto di vista dell’inquinamento da composti organici volatili (COV). A questa è seguito monitoraggio periodico dei microorganismi che si possono depositare sulle superfici stesse, tramite bioluminometro. Sono inoltre stati installati innovativi sensori d’eccellenza per il monitoraggio dell’aria, per controllare costantemente i parametri COV, l’anidride carbonica (CO2), il radon, le polveri sospese (PM) temperatura, umidità e pressione. Attraverso il monitoraggio ambientale è stato così possibile osservare ed intervenire sulle modalità di utilizzo degli ambienti e sui ricambi d’aria, che sono spesso necessari per riportare i valori degli inquinanti su livelli accettabili. Come evidenziato anche dall’OMS, una corretta ventilazione negli ambienti interni è essenziale per contrastare i contagi, e risulta ancor più efficace se sostenuta da sistemi di purificazione e monitoraggio dell’aria. L’Indoor Air Quality è dunque di interesse assolutamente primario, per cui occorre garantire la salubrità degli ambienti chiusi con soluzioni semplici e di immediata applicazione.

I risultati del Gonzaga dopo un anno di utilizzo

I risultati delle misurazioni periodiche trimestrali, eseguite con strumentazione certificata (bioluminometro) e da conta batterica in laboratorio su numerosi ambienti dell’Istituto Gonzaga, hanno documentato un tangibile e sostanziale abbattimento dei valori inziali delle cariche microbiche e degli inquinanti, mantenendoli poi su valori molto bassi per tutto il periodo di monitoraggio che è durato circa un anno, a partire dall’agosto 2020: l’aula magna, sale mensa, sale riunioni, palestre, spogliatoi, servi igienici, corridoi, reception e classi “pilota” hanno confermato una carica microbica ancora pressoché nulla, pertanto non ha reso necessari interventi di refresh se non per i servizi igienici. Il trattamento protegge quindi le superfici dalla proliferazione di microorganismi per un lungo periodo di tempo, a differenza di quanto può essere ottenuto con un disinfettante chimico che ha un’azione istantanea, ma non duratura. Ad esempio, è in grado di eliminare il 99,98% delle molecole di staphylococcus aureus, il 99,79% di escherichia coli e il 94% di ossidi di azoto.

Per l’avvio in sicurezza  dell’anno scolastico 2021-2022 l’Istituto e il Comitato d’Istituto hanno scelto di estendere il protocollo di sanificazione degli ambienti tramite fotocatalisi a tutti gli ambienti, per una superficie totale di circa 20.000 mq (pareti e soffitti), affidandosi all’innovativa soluzione tecnologica già collaudata e confermatasi efficace, sostenibile e durevole nel tempo: 60 aule, 2 aule magne, 4 mense, 4 palestre, biblioteca, chiesa ed infermeria scolastica, sale docenti, uffici amministrativi e direzionali e segreteria.

Questo compito è stato nuovamente affidato, a REair, azienda italiana del settore clean-tech che ha brevettato l’innovativo protocollo già applicato con successo presso l’Istituto Gonzaga. Grazie alla partnership in esclusiva per l’Italia con Airthings, azienda norvegese leader nella sensoristica ambientale, REair è inoltre in grado di garantire un innovativo ed efficace monitoraggio dell’Indoor Air Quality grazie all’installazione di 40 sensori di ultima generazione. Dai rilievi effettuati a novembre 2021 e gennaio 2022, si confermano valori praticamente nulli della carica microbica, grazie al perdurare dell’attività nel tempo del coating trasparente REair, che continua a lavorare in modo costante in presenza di luce sia naturale che artificiale.

Covid, l’approccio della tecnologia sostenibile nella purificazione dell’aria

“Affidarsi alla fotocatalisi significa rompere gli schemi con il passato, adottando un approccio sostenibile, naturale ed ecocompatibile, nel concetto più ampio della Indoor Air Quality. È fondamentale offrire delle soluzioni innovative e misurabili nella loro efficacia, per migliorare la vita delle persone, in un’ottica ambientale di lungo periodo e di costante attenzione alla salute.” commenta  l’Ing. Gian Luca Guerrini, coordinatore del gruppo normativo UNI “Fotocatalisi” ed esperto di Indoor Air Quality: “Inoltre, è importante ricordare che i prodotti utilizzati dovrebbero essere sempre dotati di idonea documentazione attestante l’effettiva efficacia, dimostrata con prove standard e non tramite semplice autodichiarazione. E questo, a tutela dei consumatori e di tutti i clienti interessati ad utilizzare una soluzione valida e sicura.”

Per saperne di più ascolta l’intervista alla CEO di Reair Dott.ssa Raffaella Moro, andata in onda nel programma Bagheera, curato e condotto da Misa Urbano su Radio Cusano Campus