Gimbe Covid : “gli ospedali si stanno riempendo”. Lo afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto su Cusano Italia Tv (ch.264 digitale terrestre): “Il virus incontra ancora troppe persone suscettibili tra non vaccinati e persone senza booster. Gli ospedali si stanno progressivamente riempiendo e le misure di contenimento del governo non sono sufficienti.”

Gimbe Covid

Sulla proposta delle Regioni di non contabilizzare positivi asintomatici, Cartabellotta ha dichiarato a Cusano Tv che  “da una parte può ridurre le percentuali di occupazione e salvare le Regioni dalla zona arancione e rossa, ma dall’altra parte non risolve il problema del sovraccarico ospedaliero”

I dati del monitoraggio settimanale Gimbe

Secondo i dati Gimbe, tutti gli indicatori dell’epidemia in netta salita, per questo il Presidente della Fondazione sottolinea che “è importante fare delle precisazioni riguardo quella che al momento potrebbe sembrare una comunicazione contraddittoria –ha affermato Cartabellotta-. Da una parte i ricercatori e gli scienziati ci dicono che Omicron è una variante meno aggressiva che, soprattutto nelle persone vaccinate, provoca poco più di un raffreddore, dall’altra parte però ci stiamo ritrovando con gli ospedali pieni. Noi siamo di fronte ad una variante estremamente contagiosa. Il problema è che questo elevatissimo numero di casi incontra una popolazione suscettibile che è ancora troppo numerosa.

Covid e bambini

Abbiamo 2 milioni e 200mila bambini sotto i 5 anni che ancora non possiamo vaccinare perché non c’è nessun vaccino autorizzato. Poi ci sono 8 milioni e 600mila persone non vaccinate in tutte le fasce d’età e 15 milioni di persone in attesa della terza dose. Questo fa sì che di fatto stiamo progressivamente riempiendo gli ospedali, sia in area medica che in terapia intensiva e molte regioni purtroppo si avviano verso la zona arancione”.

Le misure del governo

“La vaccinazione sta procedendo bene, a parte un piccolo ritardo sulle terze dosi nella prima parte dell’autunno, non si può rimproverare nulla. Però, a parte fidarsi della popolazione e aver messo l’obbligo delle mascherine ffp2, di fatto misure restrittive per frenare la crescita dei contagi non sono state introdotte e quindi i casi, con una variante così contagiosa, continuano a crescere. La domanda che tutti si pongono e se gli ospedali riusciranno nelle prossime settimane a resistere a questa pressione. Abbiamo già una situazione ospedaliera molto critica”. Conclude Cartabellotta.

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