La variante Omicron si diffonde in tutto il Mondo ma la sua pericolosità è sempre più ridotta. La scienza sta conoscendo sempre meglio questa nuova forma del covid-19 ed i primi risultati sono molto rassicuranti

Diversi studiosi provenienti dall’Università della California, Berkeley, Kaiser Permanente e  l’agenzia Federale Usa contro la diffusione delle malattie hanno svolto una ricerca che ha coinvolto circa 70mila pazienti positivi al Covid. Un campione piuttosto vasto che ha dimostrato che il rischio di ospedalizzazione e di decessi si abbassa drasticamente con la variante Omicron rispetto a quella Delta.

Variante Omicron pericolosità in calo rispetto alla Delta

Secondo i primi dati emersi, chi è stato infettato dalla variante Omicron aveva un rischio di essere ricoverato pari alla metà in meno rispetto a quelli contagiati con la variante Delta. È ridotto anche il pericolo di finire in terapia intensiva, il 75% in meno. Cala ancora di più il rischio di morire pari al 90%.

Il campione osservato aveva 52 mila persone contagiate con Omicron e 17mila con la Delta. Nel primo caso, nessun malato ha avuto bisogno di un respiratore artificiale mentre nel secondo ben 11mila persone sono finite intubate. Calano anche i tempi di ricovero: un giorno e mezzo con Omicron e 5 giorni per Delta.

Questo studio arriva poche ore dopo la diffusione dei nuovi dati sui contagi in Italia dove sono stati registrati ben 313 morti, il dato più alto dall’inizio della quarta ondata. I contagi continuano a salire ma le terapie intensive rimangono tutto sommato sotto controllo. A livello locale, Lombardia, Campania e Veneto sono le tre regioni che hanno avuto un maggiore incremento di contagi.