La canzone dei virologi che ha suscitato tante polemiche, necessita di un confronto con uno dei protagonisti.

Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore ospedale Galeazzi di Milano, mi risponde in esclusiva per Tag24, con un messaggio vocale. “Le giro un articolo di Giuliano Ferrara sul Foglio che riassume bene quello che penso” mi dice Pregliasco nel vocale, ” perché ha colto il tema della rassicurazione che la scienza in vari modi deve trasmettere, a una comunità che vive una fase complicata”

Canzone dei virologi: Pregliasco risponde alle critiche

Il medico virologo non nasconde il suo stupore di fronte alla polemica, “sono stupito, ma fino a un certo punto, ogni cosa che riguarda il covid viene sottoposta amplificata, finisce in cronaca, accade di tutto a livello mediatico”

Pregliasco è consapevole del fatto che una volta che si è deciso di mettersi in gioco sulla comunicazione Covid ” ci sono vari giudizi, come quelli che mi hanno detto che è stata una comunicazione serena e leggera, senza sottovalutare il problema”

La terza via della comunicazione

C’è sicuramente una terza via tra l’approccio superficiale, non certo quello dei virologi, e quello volto alla continua drammatizzazione della narrazione Covid.

Oggi è sicuramente complicato parlare di Covid, anzi complicato e facile allo stesso tempo, materia da comunicazione da bar e allo stesso tempo complessa materia scientifica che mai ci saremmo sognati di sviluppare nelle discussioni in famiglia.

“Mi dispiace del clamore”

Il Prof. Pregliasco attenua poi il tono della voce e si dice dispiaciuto di tanto clamore ” ma va bene così” aggiunge.

Sono convinto che l’apporto dato dai virologi, che intervengono in radio e tv, sempre e solo dopo un invito ricevuto da noi conduttori e giornalisti, sia stato importantissimo per accompagnare la società all’interno di uno degli incubi peggiori che ci sia mai capitato dopo le guerre mondiali.

La comunicazione Covid

Ci sono state dichiarazioni contraddittorie, certo, ma non possiamo negare che avere un punto di riferimento televisivo, mediatico in generale, ci ha aiutato a capire meglio cosa accadeva. Ricordate le conferenze stampa dove venivano illustrati i numeri della pandemia, prima quotidianamente, poi settimanalmente? Era un rito freddo e distante che lasciava il cittadino abbandonato alle sue paure, che aumentavano insieme ai numeri crescenti.

Canzone virologi: in difesa degli scienziati

Io difendo quella dei virologi, me ne da conferma il dispiacere che mi ha comunicato Pregliasco, rispetto alla rassicurazione che voleva trasmettere, interpretata come mania di protagonismo. Quel protagonismo di cui abbiamo avuto e avremo bisogno per cercare di capire, senza rimanere al buio o in balia di false notizie