Alex Zanardi patrimonio italiano della volontà torna a casa

L’atleta azzurro pluridecorato torna a casa con la voglia di ottenere il più grande traguardo: stare meglio e bene

Alex Zanardi patrimonio italiano della volontà è da qualche settimana a casa. E’ tornato nell’abitazione di famiglia ma solo oggi la cosa è stata resa nota dalla moglie e compagna di vita.

Questa notizia riempie il cuore di tanti italiani che gli hanno saputo manifestare umana vicinanza nel momento dell’ultimo, grave incidente occorso al campione. Tutto accade su strada, circa un anno e mezzo fa. Tanto, è passato, dal brutto incidente in HandBike.

La Signora Zanardi, Daniela, sul sito di Bmw Italia ha scritto: “Alex ha potuto lasciare l’ospedale qualche settimana fa. E ora è tornato a casa con noi”.

Infatti l’ex pilota di Formula 1 è ancora oggi ambasciatore del marchio pubblicitario della casa automobilistica. Quindi il fatto di averlo diffuso su di un canale così seguito, al mondo, fa risaltare la notizia. Che è positiva. Che è bella. Profonda, nei significati, umani, prima che agonistici o professionali.

Alex Zanardi continuerà l’opera di riabilitazione con i familiari di fianco e vicinissimi, senza che siano previste trasferte, pur minime, tra la struttura di sostegno e l’abitazione. La moglie ha poi scritto: Abbiamo aspettato a lungo che ciò accadesse. E siamo molto felici, che sia stato possibile ora. Anche se in futuro ci saranno ancora dei soggiorni temporanei in cliniche speciali per effettuare misure di riabilitazione specifica sul posto”.

La cerimonia di consegna dei Collari d’Oro al Merito Sportivo da parte del CONI la più importante onorificenza per coloro i quali sanno dare lustro all’Italia, è stata aperta con il commento del presidente Giovanni Malagò: “Una notizia meravigliosa, per il nostro mondo”.

Luca Pancalli, massimo esponente del Comitato Italiano Paralimpico, ha detto, con grande euforia: “È il più bel regalo di Natale che potessimo ricevere”. Come dargli torto? Una grande maniera di stare vicino a chi ha saputo combattere, sempre, contro avversità di comprovata e intuibile durezza.

Daniela Zanardi, nel luglio scorso, aveva dichiarato che Alex non parlasse ma che lottasse come un leone. Tutto per costruire, con pazienza, quel minimo segno di reazione e di benessere per riportarlo su accettabili livelli di sopravvivenza.

L’anima gemella di Alex dice: “Durante la settimana, un terapeuta lavora con lui sugli esercizi fisici, neurologici e logopedici. Nella condizione fisica ci sono molti progressi. Alex guadagna sempre più forza nelle braccia, che è aumentata molto. In ospedale era per molto tempo a letto. Ora passa la maggior parte della giornata sulla sedia a rotelle con noi. Si riposa solo un po’ nel pomeriggio dopo pranzo. Non è ancora possibile prevedere come il suo recupero si svilupperà ulteriormente. È ancora un percorso lungo e impegnativo che Alex affronta con spirito molto combattivo”.

La Signora Daniela tiene a evidenziare: “Ricevere così tanto supporto in questo percorso, non solo dai medici e dai terapeuti che lavorano costantemente con lui, è di grande aiuto per lui e per noi. I nostri amici ci sono sempre, per noi. Ciò include la famiglia del BMW Group su cui possiamo sempre contare. E che è saldamente al nostro fianco anche in questo momento difficile. Siamo molto grati a tutti per questo e per molto altro, perché questi solidi legami ci danno ulteriore energia”.

La gratitudine di Daniela Zanardi si estende a tutto il mondo sportivo e nello specifico del settore motoristico: “Questo vale anche per l’affetto continuo che riceviamo da piloti, fan e conoscenti da tutto il mondo. Vorremmo esprimere un grande Grazie a tutti coloro che mandano i loro pensieri positivi e la loro forza ad Alex. Auguriamo a tutti un buon Natale e tutto il meglio per il nuovo anno”.

Alex Zanardi da Castelmaggiore. Più forte di ogni sventura, più tenacemente aggrappato alla vita. E’ già successo. E accadrà ancora. Perché la favola di Alex Zanardi da Castelmaggiore continui a raggiungere quante più possibili persone, che talvolta fanno un’altra pericolosa gara. Quella di buttarsi giù, per cose futili.