Riguardo la molestia subita dalla giornalista Greta Beccaglia, vittima di un pesante palpeggiamento in diretta tv al termine della partita Empoli – Fiorentina, si è espressa la sessuologa Rosamaria Spina intervenuta questa mattina nel programma “Genetica Oggi”, condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.

Molestia Greta Beccaglia

“Dare una pacca sul sedere a chi sta lavorando vuol dire che intanto non riconosci il fatto che sta lavorando appunto, che la vedi solo come oggetto sessuale” –ha affermato la Spina-. “Se consideriamo questi gesti come goliardici li legittimiamo e tutti si sentono poi liberi di metterli in atto. Intendiamoci è successo ad una donna ma vale anche per gli uomini (se fosse successo ad un uomo)”.

“C’è da dire che quest’uomo da carnefice è diventato lui stesso vittima di insulti e minacce sui social. Chi si sta comportando male nei confronti della sua famiglia sta replicando quelle dinamiche di gruppo di cui la giornalista è stata precedentemente vittima. Questo fa riflettere, ma ricordiamoci che la famiglia non c’entra nulla”.

Un gesto violento e maleducato che ci racconta di un paese che necessità di maggiori campagne che vadano nella direzione del rispetto della donna. Campagne che possano guardare verso la civiltà, il rispetto, l’educazione. Il rischio resta sempre che questi atteggiamenti possano essere visti come semplici gesti goliardici appunto e proprio alla luce di un tale convincimento che possano essere replicati. La sfera intima, psicologica ed esistenziale di una persona restano ambiti delicatissimi e inviolabili. Nessun gesto o atteggiamento violento può essere minimizzato dalla società. Minimizzare l’accaduto può rivelarsi pericoloso sia per le donne che per gli uomini. Non sempre le scuse possono essere sufficienti in situazioni così delicate ed intime. Ora che è stata formalizzata l’accusa di violenza sessuale la procura dovrà indagare per fare luce sui fatti e capire le motivazioni.