Il Covid si sconfigge con l’umanità. “Anche in piena pandemia, non c’era e non c’è ragione per vietare l’ingresso ai parenti in terapia intensiva”. Paolo Malacarne dirige il reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cinisello di Pisa. Decise nel momento più drammatico del virus, decise di aprire le porte dei familiari dei malati che lottavano contro il Covid.

I familiari in terapia intensiva insieme ai malati

“Stare con il casco per intere settimane è molto difficile, a volte anche a pancia in giù, qualche malato non resisteva e chiedeva di toglierlo”

Per questo motivo decise che i familiari e i parenti potessero entrare nel reparto, perché come spiega il dirigente ospedaliero ” in questo modo ricevevano lo stimolo della visita e la motivazione ad andare avanti.” Malacarne si emoziona quando racconta questo nella sua intervista nel programma Res Publica su Cusano Italia tv (ch.264 digitale terrestre)

Il Covid si sconfigge con l’umanità

Abbiano quindi una lotta terapeutica al Covid ma anche come afferma il medico toscano la forza terapeutica di determinate scelte, come il Covid possa essere sconfitto con l’umanità.

“Qualche matto lo abbiamo trovato anche noi, che non sopportava di stare in quell’ambiente, ma fa parte del gioco, degli effetti collaterali.”

Un’esperienza che si rinnova

“Oggi quell’esperienza viene ripetuta ma per pochi malati di Covid – spiega il direttore- perché i ricoveri sono diminuiti grazie ai vaccini, infatti la maggior parte sono non vaccinati”. Tra i vaccinati in terapia intensiva il dott. Malacarne spiega che “ci sono pazienti cardiopatici e pneumopatici”.

Abbiamo imparato che l’umanità aiuta a sconfiggere il Covid e in generale aiuta a vivere meglio.