Chiamatelo il mago. Mario Pasalic, per numeri e qualità delle giocate, si sta rivelando ancora una volta la freccia in più nell’arco di Gian Piero Gasperini. L’Atalanta ha ripreso a volare e il croato degli orobici sembra voler spiccare il volo. Più in alto di tutti, non in stile Icaro, ma comunque in alto. A Bergamo se lo godono, lo coccolano e si aspettano tanto da lui, ma nel frattempo ci pensano i numeri a parlare per il centrocampista.

Si tratta, numeri alla mano, del mezzocampista più profilico d’Europa nei vari campionati. Punto. Si potrebbe finire di scrivere qui, ma è giusto che anche voi sappiate quali sono i numeri. Dopo la tripletta realizzata al Venezia il buon Pasalic si piazza a sette reti segnate nel proprio torneo, superando Lorenzo Pellegrini della Roma, che rimane fermo a quota cinque. In Europa, vicino alle colonne “italiane”, c’è Carlos Soler del Valencia, anch’esso fermo a cinque gol.

I numeri di Mario Pasalic: non solo gol

Gli occhi dei fantallenatori brillano di luce propria quando si parla di Mario Pasalic. Non solo tanti bonus, ma anche tanto minutaggio. Il che, a chi vive di Fantacalcio, non fa mai male. Il croato è diventato architrave fondante delle dinamiche di gioco dell’Atalanta, mostrandosi come inamovibile. Al momento, in Serie A, si sono disputate quindici partite. Pasalic ne ha giocate quindici, undici delle quali dal primo minuto. Poi, per concludere, sappiamo che Gasperini raramente concede tutti i novanta minuti ai suoi uomini in prima linea. Invece, con Pasalic, il mister degli orobici l’ha fattot re volte. Una gemma rara.

Chissà se Mario Pasalic possa essere un elemento decisivo per la corsa scudetto. Quel che è certo, al momento, è ben altro. Conquistare la fiducia di Gasperini, lo sappiamo, non è facile. Prendere in mani lo chiavi del gioco della Dea nemmeno. Pasalic, nel silenzio, sta facendo entrambe le cose. E noi, seduti sul divano, ce lo godiamo con bevanda gassata, pop corn sotto braccio e qualche sorriso di contemplazione calcistica. Forse, una volta alzati, ci troveremo sereni e contenti di aver assistito a un piccolo prodigio.