È stato arrestato con l’accuso di omicidio volontario Mirko Tomkow, il padre 44enne del piccolo Mattias, il bambino ucciso nella giornata di ieri a Vetralla, in provincia di Viterbo. Tomkow è in stato di fermo ed è attualmente piantonato in ospedale dove è stato ricoverato dopo l’accaduto.

 

Omicidio Vetralla, le prime ricostruzioni

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo era in cura presso un ospedale romano dove era ricoverato perché positivo al covid. Tomkow sarebbe riuscito quindi ad arrivare a casa dell’ex compagna dove c’era solo il figlio più piccolo. L’uomo, che aveva un provvedimento cautelare di divieto, è riuscito in qualche modo a farsi aprire da Matias. Una volta dentro casa Tomkow ha ucciso il piccolo.  Il muratore avrebbe compiuto questo gesto per far soffrire la mamma di Matias, Mariola Rapaj, domestica albanese di 35 anni, ora tenuta sotto sedativi in una struttura sanitaria.

La donna, infatti, si sarebbe allarmata quando aveva provato a telefonare a casa senza ottenere nessuna risposta. Precipitatasi nell’appartamento ha trovato il corpo senza vita del figlio.

Secondo quanto ricostruito dopo i fatti, capitava spesso che i vicini sentissero violenti litigi provenire da quell’appartamento.  A trovare il corpicino del piccolo sono stati i Vigili del Fuoco, allertati ad arrivare sul posto perché qualcuno aveva sentito un forte odore di gas provenire dall’appartamento. Nelle prossime ore l’uomo verrà interrogata dai carabinieri e dal magistrato il dottor D’Arma.