Le forti tensioni sui prezzi destano preoccupazione e i rincari in bolletta e l’aumento dell’inflazione mettono a rischio la fiducia dei consumatori.

La crescita dei consumi è un dato ormai consolidato: i dati dell’Istat, stimano a settembre una crescita delle vendite al dettaglio del +0,8% in valore e del +0,6% in volume. Sull’anno la crescita segna +5,3% in valore e +3,9% in volume. Crescono sia le vendite relative ai beni alimentari che quelle relative ai beni non alimentari, segnando un aumento più marcato in valore che in volume, sull’onda delle forti tensioni sui prezzi.

Un andamento incoraggiante che non deve però indurre a eccessivo ottimismo.

Infatti si guarda con sempre più apprensione a quanto arrivato in bolletta già negli ultimi mesi, con la tanto temuta fiammata dei costi di acqua, luce e gas.  Le associazioni di categoria lanciano l’allarme prezzi con il rischio di un «Natale in bianco», perché con un’inflazione che in Italia è già arrivata al 2,9 per cento ed è in crescita costante si riduce la capacità di spesa delle persone.

Più inflazione vuol dire maggiore prudenza e quindi meno acquisti. Ciò si traduce in un rischio di mancati consumi a fine anno pari a 5 miliardi circa.

Secondo Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori, “nelle tasche delle famiglie questo comporterebbe un aumento di spesa per la stessa quantità di prodotto che oscillerebbe intorno agli 847 euro annui. Di cui 354 circa sarebbero completamente assorbiti dalla parte gas, 187 dalla parte elettrica e il resto dagli altri prodotti. Dunque una situazione particolarmente complicata in questa fase in cui c’è molta incertezza, come dimostra l’andamento del risparmio”.

Non perdere l’intervista completa in onda nella puntata di oggi di Restart 264, curato e condotto da Aurora Vena e Lorenzo Capezzuoli Ranchi. Start ore 18.30 su Cusano Italia TV, canale 264 del digitale terreste e in streaming.