La questione legata al futuro politico di Mario Draghi è molto più complicata di come la si possa districare teoricamente. Se Draghi saltasse questo treno del Quirinale dovrebbe poi aspettare qualche anno per riprenderlo. Proseguendo invece la sua attività legislativa, come sarebbe logico secondo me, l’interrogativo sarebbe: cosa succederebbe a Draghi alla fine della legislatura nel 2023? Candidato di un partito o di una coalizione non ce lo vedo. L’unico scenario che io vedo è che se dalle prossime elezioni uscisse un Parlamento che non esprime una maggioranza netta, a quel punto potrebbe esserci un nuovo esecutivo guidato da Draghi. Del resto, le alternative sarebbero Giorgia Meloni e Matteo Salvini, nel caso il centrodestra dovesse vincere le elezioni. Ma nessuno dei due ha un riconoscimento a livello europeo per dare delle garanzie di guida del Paese, come del resto ha fatto capire anche Silvio Berlusconi.
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